Mentre si preparano nuove manifestazioni, la maggioranza provinciale sembra reggere l’urto delle polemiche. Non è un mistero per nessuno che, all’interno del Pd, l’abbattimento dell’orsa non sia stato accolto con unanime approvazione."Corriere del Trentino", 17 agosto 2017
Il segretario, però, si guarda bene dal prendere le distanze dalla decisione di Ugo Rossi. «La nostra posizione non può che essere quella del buonsenso. Il Trentino — ricorda Italo Gilmozzi — è conosciuto nel mondo per la sua sensibilità ambientale. La stessa decisione di ripopolare la nostra terra con gli orsi lo dimostra. Tuttavia, sostenere che la presenza dell’orso sia priva di qualsiasi problema sarebbe negare la realtà». Il tasto dolente, però, è un altro. Era necessario abbattere l’animale? Non ci si poteva limitare alla captivazione? «L’uccisione dell’orsa — riconosce il segretario provinciale del Pd — è una sconfitta del progetto. Tuttavia, non possiamo dimenticare che la sicurezza delle persone viene prima. Posso solo pensare che, data la situazione, l’abbattimento fosse l’unica strada praticabile».
È già andata in scena, nel frattempo, la prima manifestazione — o, per meglio dire, «automanifestazione» — di protesta per l’abbattimento di Kj2 organizzata dal mondo animalista nella giornata di martedì: un manipolo di auto tappezzate di striscioni contro il presidente Rossi e il Trentino è partito da Riva del Garda transitando anche da Trento.
Si attende, invece, una maggiore partecipazione alla manifestazione che il «Fronte animalista» sta organizzando per «invadere Trento» nella giornata di sabato: sulla pagina Facebook dedicata all’evento sono oltre duecento le dichiarazioni di adesione. Coordina le partenze da Roma Enrico Rizzi, leader del Nucleo operativo italiano tutela animali, già condannato in primo grado dal tribunale di Trento per le offese a Diego Moltrer.
Gli animalisti si sono dati appuntamento alle 10 sotto al palazzo della Provincia. Alle 15, invece, si sposteranno per un presidio a Cadine.
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