Sono stati consegnati oggi simbolicamente a Marco Bonometti, presidente del Gruppo OMR, gli spazi del nuovo stabilimento Mariani di Rovereto. La visita alla nuova fabbrica, dentro la quale l’azienda produrrà componenti per il mercato automotive, tra cui alcuni pezzi delle nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio, è stata l’occasione per fare il punto sullo stato di attuazione del progetto industriale.Ufficio Stampa Provincia, 2 agosto 2017
Presenti, oltre che dello stesso Bonometti, di Luciano Manzini, presidente di Mariani Spa, Alessandro Olivi, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e del presidente di Trentino Sviluppo Flavio Tosi. In base all’accordo siglato a fine 2015, che aveva consentito di trattenere Mariani sul territorio evitando uno spostamento a Brescia, Trentino Sviluppo ha infatti concluso i lavori di ristrutturazione del compendio “ex Gallox” con quattro aziende locali impegnate per un anno nei lavori di recupero di oltre 20 mila metri quadrati di spazi dismessi. Nei prossimi giorni Mariani inizierà a trasferire a Rovereto gli impianti tecnologici ad oggi installati in Val di Ledro che si andranno ad aggiungere ai nuovi sofisticati sistemi di produzione “Industry 4.0” già acquistati e funzionanti, del valore di oltre 10 milioni di euro. L’inaugurazione dello stabilimento è prevista in autunno. L’avvio delle nuove linee impegnerà oltre 200 addetti, con prospettive occupazionali migliori rispetto a quanto preventivato un anno e mezzo fa al momento della firma dell’accordo.«Nello stabilimento Mariani di Rovereto – commenta Alessandro Olivi, vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico e Lavoro della Provincia autonoma di Trento - inizia una nuova storia. Da una pagina difficile, faticosa, abbiamo fatto rinascere una nuova manifattura. Qui nasce una fabbrica modello dell'Industria 4.0, verrà superata la soglia dei 200 addetti, ci sono stati investimenti molto importanti del privato ed una Provincia che ha dimostrato di saper accompagnare chi vuole fare, chi vuole intraprendere e chi vuole portarci sulla frontiera dell'innovazione e della qualità».«In Trentino – osserva Marco Bonometti, presidente del Gruppo OMR – abbiamo trovato le condizioni ideali per realizzare il nostro progetto di espansione. A testimonianza che quando si vuole in Italia si possono risolvere i problemi, creando occupazione, sviluppo e crescita. Vogliamo che questa diventi una fabbrica modello, impostata fin dall'inizio sulla filosofia dell’Industria 4.0, con macchine e tecnologie nuove, altamente sofisticate, connessione di dati in tempo reale per realizzare prodotti sempre più performanti e ad elevato valore aggiunto».«Un’operazione importante – sottolinea Flavio Tosi, presidente di Trentino Sviluppo – che ci ha portati, nonostante le criticità dell'inizi, ad avere oggi uno stabilimento innovativo, con altissima tecnologia e prospettive di crescita non solo per Rovereto ma per l’intero Trentino».A poco più di un anno dall’avvio del cantiere, il 22 giugno 2016, Trentino Sviluppo consegna simbolicamente il compendio roveretano “ex Gallox” profondamente ristrutturato e riqualificato a Marco Bonometti, presidente di Officine Meccaniche Rezzatesi.Il gruppo industriale bresciano, presente in Trentino con la sua controllata Mariani Spa con sede a Tiarno di Sotto, aveva infatti annunciato nel novembre 2013 la necessità di ampliare il proprio stabilimento produttivo, manifestando nell’autunno 2015 l’intenzione di trasferirsi fuori provincia a causa dell’impossibilità logistica di incrementare gli spazi della sede ledrense. Era quindi partito un intenso lavoro da parte di una task-force coordinata da Trentino Sviluppo, con l’obiettivo di trovare una soluzione alternativa per far sì che l’impresa mantenesse la sede produttiva sul territorio Trentino.I negoziati hanno portato a destinare a tal fine l’ex compendio Gallox di Rovereto, di cui Trentino Sviluppo si è accollata i lavori di ristrutturazione, per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro. Mariani, dal canto suo, ha investito 10 milioni di euro nell’acquisto di nuovi macchinari ed impianti tecnologici, impegnandosi ad assumere altri 50 addetti rispetto ai lavoratori ad oggi presenti in Val di Ledro, arrivando quindi a 200 occupati complessivi.Il protocollo d’intesa firmato il 13 novembre 2015 trova quindi oggi una concreta attuazione con la consegna simbolica dello stabilimento al presidente del gruppo OMR Marco Bonometti da parte del vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico e Lavoro Alessandro Olivi e del presidente di Trentino Sviluppo Flavio Tosi.In appena 20 mesi infatti la società di sistema provinciale ha posto in essere le gare di appalto per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione dello stabilimento roveretano che, cominciati il 22 giugno 2016, sono terminati nel luglio 2017. Suddivise in tre lotti, per un totale di 20 mila metri quadrati di superfici produttive riqualificate, le opere sono state affidate a tre imprese trentine: Ecoopera di Trento, Festi Lattonerie di Calliano e Inco di Pergine Valsugana. Il primo lotto di lavori ha riguardato la bonifica e il rifacimento di circa 2 mila metri quadrati di tetti e coperture in amianto. Il secondo ha interessato il corpo fabbrica, per una superficie coperta di 11.200 metri quadrati, all’interno della quale sono stati sostituiti i serramenti esistenti, inserite nuove finestrature e portoni sezionali e riqualificati gli spazi a servizio della futura attività aziendale, con il rifacimento della palazzina servizi, nella quale si sono ricavati una sala mensa e gli spogliatoi. Il terzo lotto ha comportato infine la realizzazione, in aderenza all’edificio esistente, di un capannone industriale prefabbricato in cemento precompresso, con una superficie coperta di 4.800 metri quadrati, da adibire per metà a magazzino e per metà ad area carico-scarico merci.In contemporanea ai lavori appaltati da Trentino Sviluppo, Mariani Spa ha affidato a sue spese i lavori relativi all’impiantistica elettrica e meccanica dell’intero compendio.Ultimata la ristrutturazione, nei prossimi giorni, inizierà il trasferimento nello stabilimento dei macchinari impiegati nella sede ledrense, nonché dei nuovi impianti tecnologici acquistati da Mariani per le lavorazioni meccaniche di precisione per i veicoli off-highway (fuoristrada), che vedranno impegnati 150 addetti, tra cui i lavoratori già occupati nello storico stabilimento Mariani a Tiarno di Sotto e 17 giovani formatisi come operatori di macchine a controllo numerico tramite gli appositi corsi dell’Agenzia del lavoro della Provincia di Trento. Per questo alla visita di oggi era presente anche Paola Garbari, responsabile dell’Ufficio servizi per l’impiego di Agenzia del lavoro.Fondamentale si è rivelata, nella strategia complessiva dell’operazione, la vicinanza a Polo Meccatronica, l’hub hi-tech di Trentino Sviluppo dal forte potenziale attrattivo, già sede di importanti clienti di Mariani e dove convivono un patrimonio di conoscenze, eccellenze e professionalità legate al mondo della meccanica di precisione e della meccatronica, non ultimi i laboratori di prototipazione rapida ProM Facility recentemente inaugurati.
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