Collaborazione, presidio dei confini, sicurezza, ma anche impegno congiunto di Austria e Italia al Brennero. E' questo l'appello lanciato dai tre presidenti Ugo Rossi, Arno Kompatscher e Günther Platter riuniti oggi a Sanzeno nella seduta della Giunta Euregio, che hanno ribadito con forza quanto già stabilito a febbraio dello scorso anno con una deliberazione e poi un documento presentato al presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker.Ufficio Stampa Provincia, 13 luglio 2017
"Abbiamo aperto oggi la nostra seduta affrontando da subito il tema del Brennero e dei flussi migratori, dei profughi e della nostra collaborazione su una tematica particolarmente difficile come questa, che preoccupa i nostri paesi e le nostre comunità - ha esordito il presidente Ugo Rossi durante la conferenza stampa -. Lo abbiamo fatto per confrontarci e aggiornare le informazioni fra noi: possiamo dire, infatti, che attualmente al Brennero la situazione è sotto controllo e non ci sono problematiche particolari. E questo risultato importante è frutto anche del nostro lavoro congiunto sia verso il governo italiano che verso il governo austriaco". Tanti i temi trattati nella seduta della Giunta Euregio di oggi in Val di Non, dalla ricerca congiunta in ambito Euregio al tema dei trasporti, al centro di un vertice già fissato in autunno; in apertura anche il saluto del sindaco di Sanzeno, Paolo Pellizzari."Nella deliberazione che avevamo adottato a febbraio 2016, al primo punto ci sono la collaborazione, la necessità di un presidio giusto dei confini, la sicurezza delle persone, ma c'è anche la considerazione che il Brennero rappresenta un luogo particolare in Europa e che, proprio in funzione di questa sua specialità, richiede un impegno comune in termini di controlli: oggi, grazie all'accordo fra Austria e Italia, questi controlli avvengono in modo coordinato". Altro passaggio evidenziato dal presidente Rossi, che è anche presidente di turno dell'Euroregione, è quello di affrontare la questione delle migrazioni in modo globale: "Vogliamo far sentire la nostra voce in Europa affinché le regole della distribuzione equa dei profughi siano applicate da tutti gli Stati dell'Unione; servono poi azioni di grande impegno, serve una sorta di Piano Marshall da applicare nei paesi d'origine, perché questa problematica si può affrontare solo con un concreto e robusto impegno nei paesi che generano i fenomeni migratori. Su questo l'Euregio c'è".Parole riecheggiate dal capitano del Tirolo Platter: "Senza Euregio sicuramente avremmo una situazione differente al Brennero, mentre, grazie alla collaborazione fra le diverse forze di polizia dei due Stati, si è organizzata una task force che lavora in modo congiunto". Il presidente ha ricordato il forte supporto del Tirolo a numerosi progetti in Africa e la necessità di un impegno unitario a livello europeo.“A febbraio dello scorso anno abbiamo definito la nostra posizione comune - ha aggiunto il presidente altoatesino Kompatscher -, siamo stati anche in grado, sulla base di questa posizione unitaria, di fare in modo che Italia e Austria attuassero delle misure di collaborazione riguardo al controllo dei flussi migratori al Brennero. Il lavoro della task force ha funzionato ma non possiamo limitarci solo a questo”. Riguardo al cosiddetto Piano Marshall di cui si è parlato in questi giorni “è necessaria una maggiore collaborazione con gli stati Nordafricani per prevedere di dare asilo a chi ha diritto ma c’è bisogno di un piano complessivo e noi siamo pronti a fare la nostra parte e dare il nostro apporto”.
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