La nota scritta del Pd è rimasta lettera morta. Il segretario Italo Gilmozzi si era tanto raccomandato con il collega del Patt Franco Panizza di non riammettere subito nel gruppo consigliare autonomista, come se nulla fosse accaduto, Lorenzo Baratter."Trentino", 11 giugno 2017
Ma il Patt è andato dritto per la propria strada, riabbracciando Baratter e togliendolo dal limbo del misto dove era stato confinato quattro mesi fa, dopo il rinvio a giudizio per corruzione elettorale. Osserva Italo Gilmozzi: «Noi non entriamo nel merito della vicenda giudiziaria e nemmeno nel modo in cui è stata risolta. Certo dal punto di vista politico la riammissione del consigliere Baratter è stata gestita in modo superficiale dal partito autonomista. La scelta di farlo transitare nel gruppo misto era arrivata anche dalla maggioranza, per cui anche la scelta di riammetterlo avrebbe dovuto, per una forma di rispetto, essere discussa con la coalizione. La questione solo da un punto di vista formale è legata al partito autonomista, ma è altrettanto vero che quanto era successo aveva anche creato non poco imbarazzo in tutto il centrosinistra. Non solo nel gruppo del Patt ma nell'intera maggioranza”. Una pausa e poi il segretario del Pd prosegue: “Questo è un fatto accaduto in un momento particolarmente difficile per la politica: sia in campo nazionale che in ambito locale. E qui di certo la vicenda Baratter non ha reso più facile, anzi, il rapporto tra le gente e la politica. I cittadini, non legati ad un partito piuttosto che un altro, l'avevano giudicata con grande severità. Sia a Roma che a Trento i partiti dovrebbero mostrare un surplus di attenzione nella gestione di vicende come queste che, certo, non avvicinano la gente alla politica. Si sarebbe potuto, e dovuto, ragionare assieme su come affrontare questa vicenda. Tutti i partiti escono penalizzati da quanto è accaduto ed in modo particolare la maggioranza di centrosinistra».
Il capogruppo del Pd in Provincia, Alessio Manica, non è certo più tenero: «Sono basito di fronte all'atteggiamento del Patt che ha sfacciatamente ignorato la richiesta del PD di un ulteriore riflessione per affrontare in maggioranza la questione fortemente politica della riammissione di Baratter nel gruppo e quindi nella maggioranza. Il messaggio è chiaro: le scelte e gli interessi del Patt vengono prima del bene della coalizione. E danni la coalizione ne ha subiti.Nel merito politico ho già detto a suo tempo cosa penso, che è cosa ben diversa dal piano umano e personale sul quale sono felice che per Baratter si sia chiusa la questione giudiziaria. Ma il tema politico rimane».
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Partito Democratico del Trentino