In Trentino è in arrivo una app per incentivare sani stili di vita. L'annuncio lo ha dato stamani l'assessore alla salute e politiche sociali, Luca Zeni, durante il confronto "Teoria e pratica della riduzione delle disuguaglianze nella salute in Europa" che ha visto, sul tavolo dei relatori, Mario Braga di Agenas - Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali, Francesco Zambon di WHO/Europe e Peter Beznec, direttore del Centro salute e sviluppo della Regione Pomurje, Slovenia.
Ufficio Stampa Provincia, 2 giugno 2017
"Il Centro di Competenza sulla Sanità Digitale TrentinoSalute4.0 sta lavorando a una applicazione - sono state le parole dell'assessore Zeni - che, facendo sintesi di quanto già esiste, consenta a ciascuno di capire quanto è sano il proprio stile di vita e cosa fare per migliorarlo. In questo percorso vorremmo coinvolgere il mondo della scuola e quello del lavoro - dove sono già in corso alcuni progetti importanti - gli enti di ricerca e di studio, i nostri medici, ma anche le associazioni e il mondo del privato sociale".
L'assessore provinciale Zeni ha quindi presentato il sistema trentino, basato su una realtà territoriale peculiare, con un territorio montuoso e una popolazione concentrata sul fondovalle, un tasso di natalità più elevato di quello nazionale ma in calo negli ultimi anni. "Risulta fondamentale riorganizzare le strutture in base alle prospettive di sviluppo future, per esempio da qualche tempo stiamo parlando non più di una rete di ospedali, quanto piuttosto di un ospedale unico trentno strutturato in diversi centri, ognuno con una funzione e collegato agli altri. Oggi la vera sfida è quella di garantire servizi integrati sul territorio e di lavorare sempre più in modo interconnesso. Proprio per questo abbiamo portato avanti progetti diffusi, strutturati ad esempio sulla terza età con attività trasversali che stimolano il gioco e la socialità; vi sono poi tante iniziative rivolte a migliorare gli stili di vita, ora dobbiamo fare sintesi, puntando a incentivare e incrementare la motivazione di ciascuno di noi".
Francesco Zambon ha quindi esordito complimentandosi con la Provincia autonoma di Trento che si pone all'avanguardia in molte tematiche, ricordando il report "Salute diseguale in Trentino" che il Dipartimento salute e solidarietà sociale ha messo a disposizione proprio in occasione del Festival dell'Economia. Quindi ha ripercorso gli obiettivi di Salute 2020 dell'OMS, fra cui proprio quello sulle disuguaglianze, nonché quelli di Agenda 2030 dove, appunto, la salute è un tema centrale dello sviluppo, accanto all'equità. Infine un accenno al percorso partecipato del Piano per la salute del Trentino e agli "straordinari 1200 commenti" che sono arrivati al Piano ai quali è stato dato un feedback uno a uno.
Quindi Mario Braga ha parlato di salute disuguale in Italia, dove permangono notevoli differenze sia dal punto di vista del reddito, sia dal punto di vista dell'istruzione, nonché un ampio divario fra Nord e Sud del Paese, anche se, rispetto all'Europa: "Abbiamo una maggiore aspettativa di vita, forse legata al clima, alla dieta mediterranea e a un buon sistema sanitario", inoltre vi è un forte collante, ovvero "il principio che i servizi essenziali, di base debbano essere garantiti a tutti i cittadini".
In conclusione Peter Beznec ha portato l'esperienza della regione slovena Pomurje, dove ormai da alcuni anni è stato avviato un programma regionale, ripreso in parte anche a livello nazionale, basato su alcuni pilastri: una comunità sana con lo slogan "viviamo in modo sano", una alimentazione sana e un'offerta turistica sana. Per ogni percorso sono stati approfondite una serzie di azioni, in particolare il primo obiettivo è diventato un movimento che si è diffuso via via in tutta la regione con ottimi risultati in termini di cambiamenti degli stili di vita, basati su esercizio fisico e dieta.