Olivi e il ministro Calenda firmano a Roma protocollo con Fiat Chrysler per sviluppare l'auto digitale alla Meccatronica di Rovereto

Una firma importante, quella apposta oggi a Roma dal vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi, accanto a quella del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, sul protocollo d'intesa con Fiat Chrysler, Crf-Centro ricerche Fiat e le regioni Piemonte, Campania e Abruzzo.
Ufficio Stampa Provincia, 26 maggio 2017

 

L'obiettivo del programma, finanziato anche con risorse del Fondo per la crescita sostenibile del Mise-Ministero dello sviluppo economico, è "l'auto del futuro", intelligente, sicura, digitale, a basso impatto ambientale. In Trentino, nel Polo della Meccatronica di Rovereto, verrà sviluppata la parte informatica, riguardante i sistemi di comunicazione e georeferenziazione , ovvero l'auto "connessa". La parte trentina dell'ambizioso programma, ribattezzata "VeGa", prevede una spesa di 5,3 milioni di euro, di cui al massimo il 20% di parte provinciale. Il progetto prevede un importante coinvolgimento dei centri di ricerca e delle imprese trentine. 
"Siamo una delle quattro regioni italiane leader nel settore che partecipano a questo programma - sottolinea con soddisfazione il vicepresidente Olivi - La presenza del Trentino è dovuta innanzitutto al fatto che nel nostro territorio esiste da tempo un Centro ricerche Fiat e quindi una 'tradizione' di innovazione nel campo dell'automotive, in rete con gli altri centri di competenza nazionali. Non solo: il Trentino ha chiesto e ottenuto che le attività di ricerca e prototipazione di questa parte del programma venissero realizzate nel Polo della Meccatronica di Rovereto, che sta diventando sempre di più un punto di riferimento a livello nazionale per l'innovazione tecnologica. Il progetto 'VeGa', fortemente voluto da FCA Italy e Centro Ricerche CRF, lo rafforza ulteriormente. Infine, il Trentino consolida il suo ruolo di territorio pilota nel campo della mobilità sostenibile, sicura, intelligente. A partire dal 2018 avremo a Rovereto un nucleo di persone che si occuperanno della sperimentazione di veicoli digitali sui strade digitali, che potranno avvalersi di collaborazioni con imprese e start-up locali".

Il Ministero dello Sviluppo Economico, le Regioni Piemonte, Campania e Abruzzo e la Provincia autonoma di Trento hanno siglato oggi a Roma, presso la sede del Ministero, un protocollo d’intesa con FCA e il Centro Ricerche Fiat a fronte di un piano di attività di ricerca e sviluppo incentrato sul Veicolo per la mobilità del futuro e la Fabbrica Intelligente, che include anche gli aspetti legati al fine vita nell’ottica di “circular economy”.

Sono quattro le linee di progetto indipendenti che verranno sviluppate nei siti piemontesi di Orbassano e Torino, di Pomigliano d’Arco (Napoli) e del Trentino  (Polo Meccatronica di Rovereto): la prima è finalizzata allo sviluppo di tecnologie mirate al miglioramento dell’efficienza dei motori, la seconda è relativa alle nuove tecnologie per lo sviluppo delle architetture ibride, la terza è rivolta alle tecnologie di comunicazione per il veicolo connesso geo-localizzato e la quarta fa riferimento ad un processo di sviluppo prodotto e tecnologico totalmente digitalizzato.  Questi progetti confermano la scelta strategica di voler rafforzare la presenza FCA in Italia e di investire nei Centri di Eccellenza e nella R&S, con ricadute positive per le Regioni ed il Sistema Paese, sia rispetto ai centri coinvolti direttamente nelle attività di Ricerca e Sviluppo, sia su tutti gli stabilimenti italiani, che dovranno industrializzare e produrre i nuovi modelli ed i sistemi di propulsione loro associati in base alle normative post 2020

Il protocollo d’intesa prevede un investimento complessivo in R&S pari a oltre 150 milioni di euro ed è teso a sostenere la competitività del settore automotive italiano che nel 2016 ha visto proseguire il trend positivo avviato nel 2015 per quanto riguarda la produzione di autoveicoli in Italia, cresciuto del 9%, per un totale di 1.103.000 unità. I volumi delle autovetture destinati all’estero rappresentano il 56% della produzione domestica.

L’export, con oltre 716.000 autoveicoli, ha registrato una crescita del 5% nel 2016, agendo da traino sulla produzione italiana, insieme alla domanda interna: nel 2016,  sono stati immatricolati nel nostro Paese 2,05 milioni di autoveicoli (+18,9% sul 2015). Per le autovetture, il mercato ha superato 1,82 milioni di unità vendute (+16%) mentre i veicoli commerciali hanno registrato un incremento del 51%.

In questo contesto si inseriscono le attività del Gruppo FCA che ha 162 stabilimenti in tutto il mondo, un fatturato di 111 miliardi di euro e impiega circa 231 mila dipendenti di cui oltre 65 mila in Italia. Circa 20 mila addetti sono impegnati in attività di ricerca e sviluppo, con un investimento, nel 2016, di 4,2 miliardi euro. I Centri di ricerca in tutto il mondo sono 87.

L’iniziativa annunciata oggi è coerente con le linee di politica industriale del Piano Nazionale Industria 4.0 varato dal Governo italiano,  grazie al quale s’intende accompagnare e supportare gli investimenti a maggior contenuto tecnologico ed innovativo del  sistema produttivo del Paese per cogliere le opportunità della cosiddetta “quarta rivoluzione industriale”, ovvero la trasformazione digitale del manifatturiero, intesa come l’insieme dei cambiamenti associati all’utilizzo delle tecnologie digitali in tutti i comparti industriali.