Tempo di nuove scelte in casa Pd. E l'imminente passaggio del 25 prossimo (deposito delle candidature per la segreteria cittadina e per il coordinamento) ha tenuto banco anche tra le quinte dell'incontro il “Futuro in Comune” di ieri mattina all’Oltrefersina. Si vota l'8 ed il 9 giugno.
"Trentino", 21 maggio 2017
Si deve partire da un'evidenza: il coordinamento uscente è dimissionario e il partito sta vivendo in una sorta di limbo. Tutto ciò si sta traducendo in una fase di avvicinamento al congresso non propriamente lineare.
Detto questo, da un gruppo di segretari cittadini di circolo (Roberto Menegaldo, Maria Rosa Maistri, Piefrancesco Rensi) è maturata l'idea di una candidatura nuova di zecca. Il nome? Andrea Rinaldi, consigliere circoscrizionale del Centro storico-Piedicastello, 41 anni, laurea in fisica, già collaboratore per i temi ambientali all'università di fisica a Modena e segretario generale della federazione orienteeering. Rinaldi, nell'intenzione dei proponenti, dovrebbe sancire soprattutto una discontinuità con la segretaria uscente, ovvero Elisabetta Bozzarelli. Rinaldi del resto aveva fatto outing a favore di Renzi prima delle Primarie in un video in cui, con la propria signora in dolce attesa, spiegava di voler contare sul welfare renziano proprio in una prospettiva di allargamento della famiglia. Il percorso della candidatura di Rinaldi, notano i bene informati, sarebbe stato portato avanti sino ad oggi interloquendo in ambito comunale con l’ala renziana del partito, il consigliere Michele Brugnara e, riferendosi alla giunta, avendo come referente (unico?) l'assessore Andrea Robol. Anzi il deus ex machina dell'operazione Rinaldi sarebbe proprio l'assessore alla cultura che, forse, conta anche nelle capacità di “orientamento” per la guida di un partito alla ricerca di strade meno tortuose.
Se da una parte è pronto a scendere in campo Rinaldi, dall'altra vi sarebbe in rampa di lancio Tommaso Iori che, un paio di settimane fa ha interrotto il proprio lavoro nella segreteria del presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti. Un segnale che Iori ora si vuole tenere le mani libere per correre per la segreteria cittadina? Pare di sì, visto che sino a quando Iori era impegnato a Palazzo Trentini aveva sempre rifiutato di impegnarsi sul piano cittadino con il Partito democratico per le classiche ragioni di opportunità. Certo il passaggio del nuovo coordinamento è tutt'altro che burocratico visto che all'orizzonte, nel 2018, ci sono due scadenze come le elezioni nazionali e quelle provinciali. Iori intanto ha iniziato una serie di sondaggi partendo dal garante della coalizione cittadina, ovvero il sindaco Alessandro Andreatta che non gli ha chiuso, anzi, la porta in faccia, incoraggiandolo ad andare avanti in un'ottica di rinnovamento. Anche dal segretario provinciale Italo Gilmozzi sarebbe arrivato disco verde, nonostante con Iori in passato non siano state tutte rose e fiori. E dunque l'ormai ex segretario del presidente Dorigatti si è già impegnato a fare passaggi ampi dentro e fuori i gruppi consigliari alla ricerca di una larga condivisione. Importante dire che firme per la candidature non ne sono state ancora raccolte ma ne servono una manciata. Il problema però non è questo: detta così sembrerebbe facile, una sfida dagli esiti segnati. Ma non lo è affatto: in primo luogo perché la platea degli iscritti cittadina è oramai erosa a 350 persone, è molto piccola e il rischio di andare alla conta non lascia nessuno con le spalle coperte. Ecco perché in questa settimana si cercherà di ottenere una candidatura condivisa. Sarà mission impossible?