#ROVERETO - Il Pd riparte nel nome di Renzi

Oggi Elisa Filippi e Paolo Mirandola saranno a Roma all’Assemblea nazionale del Pd, chiamata ad eleggere il nuovo segretario. Dopo il voto degli iscritti e le primarie, concordi sia nell’esito che nelle proporzioni, Matteo Renzi.
L. Marsilli, "Trentino", 7 maggio 2017

 

Ieri i due delegati roveretani (su 8 dell’intero Trentino) hanno voluto brindare in piazza Rosmini, prima di tutto per ringraziare prima di tutto i quasi mille concittadini che hanno confermato votando alle primarie la loro fiducia nel Pd ed il loro impegno. Poi per sottolineare la portata di un successo che nessuna lettura interessata può sminuire. Se da una parte è un dato di fatto il calo dei votanti (dimezzati in città) dall’altra è innegabile anche che le condizioni allora erano completamente diverse, sia nel panorama nazionale, sia nella generale affezione per la politica, sia per la fase che stava vivendo il Pd cittadino. Al governo di Rovereto e in una fase di grande effervescenza. Guardare solo ai votanti persi, insomma, farebbe torto a quelli mantenuti: un “capitale” che nessun altro partito o movimento in Italia può vantare. Al brindisi con Filippi (renziana della primissima ora) e Mirandola (renziano molto più a sorpresa, vista la lunghissima militanza nel partito), rappresentanti dei circoli della Vallagarina, il senatore Tonini, il vicepresidente della Provincia Olivi, Giulia Robol.

Tutti concordi nella lettura: è un momento fondativo, dal quale ripartire. Per consolidare lo spirito riformista che fa del Pd l’unica forza in grado di cambiare veramente il Paese ma anche per riconquistare quei mondi e quelle energie che negli ultimi anni si sono persi. Allargare la base, sia riconquistando i consensi persi a sinistra che aprendo a quei mondi diversi che non possono riconoscersi nè nella destra becera nè nella “unione delle solitudini” della “democrazia del web”. Passando al piano locale. La parola d’ordine è “ripartiamo con l’investitura popolare e lo slancio di queste primarie”. Tornando a lavorare nei circoli e tra circoli, tornando a “parlare ai cittadini”. Ma non si può non notare come la parte più in evidenza del Pd degli utimi anni (Miorandi, Luisa Filippi, Gerola, ma anche Balladini, Ruffini, Cossali) ieri in piazza Rosmini non ci fosse. Uniche eccezioni, Mirandola, appunto, e Sandra Dorigotti. «Rispetto per tutte le storie e le vicende, ma non si può andare avanti sempre guardando nello specchietto retrovisore» risponde Mirandola. «I roveretani in massa hanno scelto Renzi: è un dato di fatto di cui tutti devono tenere conto», è molto più diretta Elisa Filippi. Insomma, tutti sono nel Pd e la vittoria del Pd è la vittoria di tutti. Ma la linea da seguire è quella di Renzi. Seguirà dibattito.