Nelle prossime settimane, sarà soprattutto il Pd a tenere in mano, nel bene e nel male, il boccino della politica trentina. Una serie di disegni di legge sostenuti in particolare dai democratici arriveranno al vaglio dell’aula e, dal loro esito, si comincerà forse a capire qualcosa in più anche dei futuri assetti in coalizione.
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 4 maggio 2017
Si comincerà il 9 maggio, con il ritorno in aula del disegno di legge sulla doppia preferenza di genere, quello che vorrebbe portare a due le preferenze possibili alle provinciali, con l’obbligo che siano tra loro di genere diverso. Lo stallo imposto dall’ostruzionismo di una parte della minoranza ha indotto Ugo Rossi a studiare un «super-canguro» in grado di spazzare via gli emendamenti ostruzionistici. Per farlo, però, servono anche firme di capigruppo di opposizione, che difficilmente arriveranno senza mediazione. L’ipotesi Zanon (tre preferenze, di genere diverso dalla seconda) resta ancora il punto di caduta più probabile, ma il Pd e il comitato Non ultimi accetteranno il passo indietro?
Si passerà quindi al ddl sulla mobilità. Si tratta di una riscrittura proposta da Mauro Gilmozzi dopo il ritiro della proposta di iniziativa popolare. Un passaggio che Donata Borgonovo Re (Pd) non aveva apprezzato. Probabile che la combattiva consigliera non si limiti ad approvare il testo dell’assessore. A stretto giro si ripresenterà la legge sul garante dei minori e dei detenuti. Un testo sostenuto, in particolare, da Mattia Civico (Pd) e che si scontra con la netta contrarietà di parte dell’opposizione. Una breve pausa con la proposta di Massimo Fasanelli (misto) sugli alloggi Itea di risulta e si passerà al piatto forte: la riforma della cultura che ha visto Tiziano Mellarini apparire più in linea con Walter Viola (Pt) che con il Pd, salvo tornare in extremis all’idea del cda unico dei musei.
La maggioranza resterà compatta in ognuna di queste sfide? Il Pd mostrerà un volto «massimalista? Progetto Trentino passerà alle barricate come minacciato da Viola? Si creeranno aree di condivisione oltre il perimetro dell’attuale maggioranza? Le prossime sedute in vista della manovra di assestamento daranno alcune di queste risposte.