Riforma del sistema di assistenza agli anziani, si va avanti. Lo dice l’assessore alla Salute Luca Zeni che richiama «il mandato ricevuto dalla maggioranza in consiglio e dalla giunta». Il giorno dopo della spaccatura in maggioranza tra Upt e Pd nata dalla presa di posizione sulle fusioni del parlamentino dell’Unione (Corriere del Trentino di ieri), il governatore Ugo Rossi lancia ai membri della coalizione un invito «a fare sintesi».
"Corriere del Trentino", 13 aprile 2017
Il nodo è emerso lunedì. Durante l’incontro dell’Upt è stato approvato dal parlamentino un documento critico nei confronti nel merito (le fusioni delle Apsp) e nel metodo (a sancire il passaggio dovrebbe essere una delibera di giunta) della riforma. Dopo Gilmozzi e Manica (Pd), ora intervengono Cgil, Cisl e Uil: «Ogni forza politica può esprimere legittimamente la propria posizione. Stupisce però che su un tema così importante per la nostra comunità la maggioranza non sia ancora riuscita a trovare una sintesi condivisa — recita una nota congiunta — Non si può ogni volta che si fa un passo avanti rimettere tutto in discussione». Aggiungono Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti: «Si è ampiamente discusso dei contenuti della riforma. Ora è tempo che si entri nel merito delle questioni». L’auspicio espresso dalle sigle sindacali è quello di arrivare a «una soluzione adeguata» per la partita (che, dicono, «deve essere una priorità di questa ultima parte della legislatura») in «tempi rapidi». Quindi chiedono «un’assunzione di responsabilità»: «Non possiamo arroccarci su posizioni di difesa dell’esistente. Il processo di riforma è avviato e molto resta da fare per raggiungere l’obiettivo. Adesso è necessario agire tutti nella stessa direzione valorizzando le diverse sensibilità».
«Che il tema sia prioritario lo sappiamo — commenta il presidente Rossi — Invitiamo tutti alla calma, visto che nel campo dei servizi agli anziani non siamo all’anno zero, ma tra i migliori d’Europa». Ma, «per esserlo anche domani — prosegue — bisogna ottimizzare le logiche di spesa», «valorizzare le risorse e aumentare i servizi». Tra cui quelli residenziali, ma soprattutto l’assistenza domiciliare, spiega: «Vi destineremo risorse economiche. Non è una riforma che sottrae risorse ai servizi, ma che va ad aumentarle. Ma bisogna pensare ad aggregazioni in ambito organizzativo e di governance». Il presidente sottolinea che «questo è l’obiettivo della coalizione, di tutti quanti, ma ognuno ha le sue sensibilità». «Ma inviterei ognuno — prosegue — a evitare di rincorrere la propria e a fare sintesi. È normale che i partiti si esprimano, ma è giusto che poi la giunta cerchi una sintesi. Se di ogni cosa si fa una bandiera poi è difficile andare avanti». «L’accordo c’è» precisa il presidente della Provincia e ribadisce che accanto alla riforma arriveranno «risorse aggiuntive». «Rimaniamo concentrati sugli obiettivi veri» è l’invito. E i tempi? «Non possono essere tanto lunghi, ma certo prima di modificare i modelli organizzativi bisogna essere certi che funzionino. Non ne esiste uno migliore in assoluto, ma che la politica si divida sui modelli organizzativi è un po’ uno spreco di risorse. Lasciamo lavorare i tavoli che arriveranno con le loro soluzioni e poi la politica farà le sue decisioni».
In assenza di un contrordine l’assessore Zeni non fa dietrofront: «Io ho ricevuto un mandato dalla maggioranza del consiglio e dalla giunta — dice — sulla cui base è stato istituito il tavolo di lavoro. Quindi continuiamo come prima, prendendo in considerazione i suggerimenti di tutti». Sottolinea l’assenza di variazioni nel ruolino di marcia: «Per noi non cambia nulla; io non ho ricevuto comunicazioni e mi baso sul mandato della maggioranza e della giunta. Le osservazioni del parlamentino sono legittime, ma noi andiamo avanti come da mandato».