Atto incendiario a Roncone, “episodio che offende l'intera comunità”

“Il territorio trentino ha subito nelle ultime ore un atto di violenza. Un'azione che non colpisce solo i migranti e il progetto di accoglienza ma che offende i valori più profondi della nostra comunità.”
Ufficio Stampa Provincia, 24 marzo 2017


Il presidente Ugo Rossi e l'assessore provinciale Luca Zeni esprimono la propria ferma condanna riguardo l'episodio che ha preso di mira una struttura di Roncone dove sono ospitati dodici richiedenti protezione internazionale. Ignoti hanno dato fuoco, la scorsa notte, all'ingresso dell'edificio provocando danni di modesta entità.
“Si tratta – affermano Rossi e Zeni – di riprovevoli azioni che cercano di minare la serena convivenza. Il tentativo sembra essere quello di infrangere con la violenza un equilibrio, una progettualità che giorno dopo giorno si traduce in accoglienza, dialogo e incontro, pur tra le difficoltà che inevitabilmente accompagnano questi percorsi.

L'episodio di Roncone, come quelli di Lavarone e Soraga, appare come l'azione vigliacca di chi, consapevole di non avere il sostegno della comunità, cerca quindi di destabilizzare in modo criminale il cammino di accoglienza, trasmettendo un'immagine di intolleranza che non appartiene al nostro territorio. La quotidianità della convivenza sta dimostrando che queste violente manifestazioni di dissenso nulla hanno a che vedere con il reale sentire e l'effettiva risposta della comunità. A Roncone, quindi, l'accoglienza proseguirà senza cedimenti. Inizialmente v'erano state alcune proteste, peraltro strumentalizzate, riguardo l'arrivo dei migranti, ma poi tutto è andato per il meglio come confermato proprio stamane dal sindaco.

È responsabilità dell'intera comunità – concludono presidente e assessore – non sottovalutare l'entità di questo nuovo atto di violenza che fra l'altro stavolta ha colpito una struttura dove all'interno sono presenti dodici persone; tuttavia, è altrettanto importante non interpretarlo come un segnale di odio da parte di molti, bensì come un'indegna provocazione da parte di pochi.”

 

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Dopo Soraga e Lavarone, ora Roncone. Ancora un attentato incendiario diretto contro gli stranieri, ospitati in​ Trentino nel quadro dell’accoglienza offerta ai richiedenti asilo. Va detto con chiarezza che stranieri sono in realtà gli autori di questi vili gesti anonimi e notturni, stranieri rispetto ai valori che la nostra terra ha saputo fin qui onorare con le sue istituzioni autonome e con il suo generoso associazionismo: solidarietà, rispetto per l’altro e per chi sta peggio, inclusione (che non vuole dire – sia chiaro -assistenzialismo indiscriminato e a tempo indeterminato).

Bene ha fatto poco fa il governo provinciale a garantire che non si defletterà in alcun modo rispetto al programma di assistenza a chi arriva da territori devastati da guerre e regimi dispotici. Accadesse diversamente, crollerebbe uno dei pilastri su cui si regge la nostra speciale autonomia.

Auspico che la nostra comunità isoli questi soggetti. E riesca nei fatti a dissipare la distorta immagine di valli e paesi delle nostre terre alte attraversati da intolleranza, odio e xenofobia.