Via libera del consiglio comunale, ieri sera, al documento di indirizzo del nuovo Piano regolatore generale: 21 i voti favorevoli, 16 gli astenuti. «Adozione definitiva entro l’autunno 2019» ha dettato i tempi il sindaco Alessandro Andreatta, che però ha incassato le critiche di Paolo Castelli (Upt) sulla delega: «Uno scippo a una forza politica. Non è sensato».M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 9 marzo 2017
Entro la prossima settimana chiusura del percorso per la costituzione dell’equipe mista che si occuperà di costruire il nuovo Prg, tra fine agosto e metà settembre presentazione degli obiettivi di Piano, per poi arrivare alla prima adozione nell’autunno 2018 e alla seconda e definitiva adozione nell’autunno 2019.
Davanti all’aula, ieri pomeriggio, il sindaco Alessandro Andreatta ha dettato i tempi del Piano regolatore generale. Una scaletta, quella del primo cittadino, tracciata anche per rispondere alle accuse — arrivate anche ieri — di un iter partito troppo in ritardo e fortemente a rischio visti gli appuntamenti elettorali (provinciali e nazionali) che accompagneranno il 2018.
«Non partiamo da zero» ha assicurato il sindaco, che ha difeso il suo documento di indirizzo (approvato alla fine con 21 voti a favore, 16 astenuti tra cui l’Upt). «Non si tratta — ha messo in chiaro Andreatta — di un temino, né di un documento scritto in fretta in furia. Tantomeno di un testo di carattere pre-elettorale. È un documento volutamente sintetico, politico, che ha richiesto tempo per essere elaborato. Un’occasione di confronto, che ho ritenuto opportuno fare». Con un appunto rivolto a Salvatore Panetta (Upt): «Non mi ritengo un assessore part time. Nella mia giornata di lavoro ci sarà tempo anche per seguire la redazione del nuovo Prg». Un Piano, ha anticipato Andreatta, che sarà «un misto tra zonizzazione e approccio morfologico, che potremo sperimentare in qualche zona della città».
A precedere la replica del sindaco, ieri, sono stati gli interventi «slittati» dalla seduta di martedì. Con qualche ulteriore critica. «Il documento del sindaco — ha detto Paolo Castelli (Upt) — evoca continuamente il sogno, che poi non viene coniugato. Leggo intenzioni nobili, ma mancano di necessaria concretezza». E ancora: «Non c’è una visione che lega le suggestioni». Con un «vincolo» importante sul quale il consigliere upt si è soffermato con forza: «Tra qualche anno questa città vedrà definita la sua fisionomia dalla presenza del nuovo ospedale e dalla viabilità che si snoderà attorno ad esso. Ma di questo non c’è traccia nel documento del Prg». Critico, Castelli, anche sulla decisione del sindaco di occuparsi in prima persona del nuovo Prg: «Uno scippo a una forza politica. Non mi pare sensato. Si tratta di una scelta che incide sulla tempistica e che ci vede ancora in ritardo. E questo impedirà al Prg di venire alla luce: tra pochi mesi saremo nel 2018, anno delicato ed elettorale».
Critico anche Vittorio Bridi (Lega nord), che non ha nascosto le preoccupazioni sui tempi: «Nel 2018 ci saranno le elezioni provinciali e nazionali. Se non ci daremo una tempistica serrata, anche in commissione, non ce la faremo. Al limite, cerchiamo di fare dei programmi per step».
Eugenio Oliva (Progetto Trentino) ha rilanciato la proposta del «Ring», elaborata da CampoMarzio. E ha concluso: «Invito il sindaco a evitare gli errori del passato». Netto Cristian Zanetti (Forza Italia): «Questo documento è solo teoria, ma non è concreto: dobbiamo passare alla pratica. Tra l’altro, non ho letto da nessuna parte, tra gli obiettivi, lo snellimento della burocrazia». Il consigliere di Forza Italia ha attaccato quindi l’amministrazione sui parcheggi: «Si stanno togliendo tutti i posti auto in centro. Così non si aiutano né i cittadini né gli artigiani. Su questo daremo battaglia».
Ora il documento passa al vaglio delle circoscrizioni.
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