Sulle minoranze linguistiche, la lotta alla fame nel mondo, i gruppi chiusi in Facebook

Con alcuni colleghi ho presentato una mozione in tema di minoranze linguistiche e nazionali, il cui riconoscimento rappresenta una ricchezza per il tessuto sociale, culturale ed economico del nostro Paese.
Michele Nicoletti, 17 febbraio 2017



Diverse e molteplici sono le fonti normative che tutelano le minoranze, dalla Costituzione alle leggi ordinarie, dagli Statuti di autonomia alle convenzioni internazionali. Molte di esse, però, non sempre hanno trovato effettiva attuazione.

La mozione impegna il Governo a dare piena attuazione ad alcune specifiche disposizioni legislative, tra cui la legge n. 482 del 1999, a facilitare la ratifica della Carta europea delle lingue minoritarie e regionali e a promuovere a tutti i livelli la conoscenza della storia e delle specificità delle minoranze.

Qui trovate il testo della mozione.

 

Sulla lotta alla fame nel mondo

 

Con alcuni colleghi ho presentato una mozione in tema di minoranze linguistiche e nazionali, il cui riconoscimento rappresenta una ricchezza per il tessuto sociale, culturale ed economico del nostro Paese.

Diverse e molteplici sono le fonti normative che tutelano le minoranze, dalla Costituzione alle leggi ordinarie, dagli Statuti di autonomia alle convenzioni internazionali. Molte di esse, però, non sempre hanno trovato effettiva attuazione.

La mozione impegna il Governo a dare piena attuazione ad alcune specifiche disposizioni legislative, tra cui la legge n. 482 del 1999, a facilitare la ratifica della Carta europea delle lingue minoritarie e regionali e a promuovere a tutti i livelli la conoscenza della storia e delle specificità delle minoranze.

Qui trovate il testo della mozione.

 

Sui gruppi chiusi di facebook

 

Con alcuni colleghi ho presentato una interrogazione a risposta scritta al Ministro della Giustizia in tema di gruppi chiusi su Facebook.

I gruppi chiusi su Facebook riconducibili al fenomeno del cosiddetto "stupro virtuale" stanno proliferando anche in Italia. All'interno di essi, tra le altre cose, sono pubblicate foto di donne sconosciute che vengono esposte a commenti insultanti, inneggiando alla violenza e allo stupro.

Ad alcuni di questi gruppi sembra partecipare anche Raffaele Sollecito, con commenti sulla tragedia che lo ha coinvolto e affermazioni che potrebbero avere risvolti penali.

Con questa interrogazione chiediamo al Governo se e quali misure siano state adottate dalla Polizia Postale o dall'Autorità competente in merito alla pubblicazione in via telematica di affermazioni che integrano fattispecie di reato. E se appare necessario un intervento normativo per prevenire e contrastare questi fenomeni.

Qui trovate il testo dell'interrogazione.