Lunedì la presentazione in giunta, mercoledì il confronto in maggioranza, oggi la discussione in commissione urbanistica. Nella settimana dell’atteso avvio (più o meno ufficiale) del percorso del nuovo Piano regolatore generale cittadino, il sindaco Alessandro Andreatta ha voluto concentrare gli impegni il più possibile.M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 17 febbraio 2017
In modo da raccogliere, fin da subito, qualche spunto e qualche considerazione in vista delle prossime tappe. Su tutte, il passaggio in consiglio comunale che — se non ci saranno intoppi — dovrebbe essere messo in calendario per la tornata del 7 e 8 marzo.
Lunedì, a Palazzo Geremia, il primo cittadino ha consegnato agli assessori il documento di circa venti pagine che contiene gli indirizzi da seguire per la costruzione del nuovo Prg. Un testo che, due giorni dopo, lo stesso sindaco ha inviato anche ai componenti della coalizione di centrosinistra autonomista, in vista della riunione ad hoc fissata per mercoledì sera.
Ai consiglieri, Andreatta ha quindi sintetizzato a voce le sue intenzioni, lasciando poi spazio al dibattito. Che non è mancato.
«Bene puntare sulla bellezza e su una città più bella da vivere» ha sentenziato il capogruppo del Patt Alberto Pattini. Che ha condiviso anche l’idea di scommettere «sul quartiere come rinnovata identità, sulla tutela dell’agricoltura di pregio e valorizzazione, sul risparmio del territorio, sull’innalzamento dei sottotetti, sull’edificabilità di lotti adiacenti a zone già urbanizzate, sul monte Bondone come risorsa per la città». E a lodare il riferimento del sindaco alla bellezza è stato anche il consigliere del Cantiere civico democratico Renato Tomasi, che ha però legato il concetto di bello «con quello di pratico».
Hanno puntato l’attenzione sulle periferie, invece, i consiglieri pd Paolo Serra e Michele Brugnara, invitando il primo cittadino a impegnarsi nella definizione di programmi di riqualificazione per le parti meno centrali del capoluogo, allontanando quindi il rischio di creare dei «ghetti». Con qualche riferimento in più: da affrontare, secondo gli esponenti dem, ci sono in particolare i nodi aperti dell’ex Atesina, dell’ex Sloi e Carbochimica, di Campotrentino. Serra ha invocato, inoltre, l’elaborazione di soluzioni, anche innovative, per venire incontro ai giovani sul tema della casa.
Occhi puntati, quindi, sulla partita della mobilità alternativa, considerata centrale da gran parte della maggioranza, con più di un riferimento al progetto di «Ring» elaborato dai giovani professionisti di CampoMarzio. Mentre dal vicesindaco Paolo Biasioli è arrivata una riflessione sulla necessità di definire la destinazione futura dell’area oggi occupata dall’ospedale Santa Chiara. Infine: l’urban center. In attesa del restyling dell’ex mensa universitaria, il luogo di confronto sarà negli spazi comunali all’angolo tra via Roma e via Belenzani.
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