«Trento18», tutti al lavoro per un anno comunque speciale! Così titolavamo il nostro comunicato l'indomani della proclamazione di Palermo a Capitale della cultura italiana per il 2018. E questo certamente rimane il nostro intento e la nostra convinzione rafforzati dalle parole di Sandra Tafner, ospitate lunedì sull'Adige.
Andrea Robol, 15 febbraio 2018
L'esperienza della candidatura e del percorso iniziato per sostenerla ha rappresentato per la nostra città una straordinaria opportunità per riappropriarsi della propria storia, delle proprie tradizioni, dei propri tesori e per riscoprire e valorizzare le potenzialità di centro culturale e turistico. Per continuare in questo cammino di riflessione comune e di miglioramento, organizzeremo un incontro con tutti i soggetti che hanno reso possibile la predisposizione di un progetto condiviso e credibile.
Un progetto che ci ha comunque fatto conquistare un'importante nomination, portando Trento tra le dieci città finaliste del prestigioso riconoscimento. Con loro ripartiremo dunque da «Trento18» e da uno slogan, «Oltre le mura», che fotografa bene l'attualità dei nostri giorni e che al contempo caratterizzerà una serie di eventi che prenderanno vita l'anno prossimo, un anno speciale, in grado di rileggere anniversari cruciali, valorizzare il patrimonio artistico, promuovere talenti e creatività, dialogare con l'Europa sulle orme di un trentino straordinario come Alcide Degasperi.
Il calendario delle iniziative in programma non sarà dunque abbandonato: gli sforzi fatti finora saranno capitalizzati e serviranno a dare nuovo impulso alle iniziative culturali cittadine del 2018 e degli anni a venire.
Innanzitutto, stiamo già procedendo con il percorso che porterà alla riqualificazione del Palazzo dell'ex Facoltà di Lettere e Filosofia dell'ex Santa Chiara, uno dei progetti di punta per quanto riguarda le opere pubbliche del dossier consegnato al Ministero della Cultura. Sarà «Oltre le mura» il tema delle Feste Vigiliane del 2018. In collaborazione con la Fondazione Degasperi, si lavorerà alla costruzione di una rete delle città europee che hanno dato i natali ai padri fondatori dell'Europa. Sta proseguendo anche l'iniziativa «Un libro, una città», che porterà nel 2018 alla lettura collettiva di un romanzo italiano dell'ultimo secolo scelto dai lettori trentini; tra l'altro l'iniziativa entrerà anche a teatro, diventando uno dei temi degli incontri del «Foyer della prosa» che precedono gli spettacoli della stagione del Centro Servizi Santa Chiara. Per i giovani ci saranno ancora la scuola di partecipazione 0-18, l'Y Festival dedicato al linguaggio della danza, il Distretto 38, festival che lavora sulla musica elettronica.
Trento, città del Concilio, ieri provincia attraversata e dilaniata da un fronte di guerra giusto un secolo fa, oggi città a vocazione europea, capitale di ponti e di alleanze culturali, capace di nobilitare sempre il messaggio europeista di Degasperi, contro l'intolleranza e per ricordare la dichiarazione dei diritti dell'uomo 1948-2018. In questa operazione di riqualificazione della storia verrà ricordato anche Padre Iori come colui che restaurò la cattedrale della città, cioè il Tempio di San Lorenzo e che inventò in Bondone la Casa della Solidarietà. Città protagonista con l'impero asburgico di quelli che sono stati definiti dallo scrittore Karl Kraus «gli ultimi giorni dell'umanità», Trento è «l'ultima italiana», l'ultima città, insieme a Trieste, a far parte dell'Italia unita: anche questa è la storia di un muro che cade (quello del fronte e della frontiera), di un nuovo inizio che ha portato all'autonomia, il cui futuro è ancora da scrivere. «Trento18» quindi per noi diventa un marchio che tra un anno caratterizzerà la nostra città sul piano culturale, civile, sociale e turistico.