Gran parte dei lavori in consiglio comunale ieri si è incentrata sulla discussione per l’accesso delle donne alle cariche politiche e sulla legge per la doppia preferenza di genere che è bloccata in consiglio provinciale. La mozione porta la firma dei consiglieri Coppola, Bozzarelli, Zalla, Serra, Romano, Bungaro, Bosetti, Brugnara, Scalfi per introdurre “azioni positive” volte a promuovere l’accesso delle donne, attualmente sotto rappresentate, alle funzioni pubbliche.
"Trentino", 9 febbraio 2017
Presentata dalla prima firmataria Lucia Coppola (Verdi), la mozione è stata l’occasione per sottolineare ancora una volta il deficit di rappresentanza delle donne nelle istituzioni, che non riflette la realtà e la visione da ottiche diverse dei problemi da affrontare. Molto dettagliato anche l’intervento di Antonia Romano (L’altra sinistra) che ha illustrato attraverso grafici come la legge a livello nazionale (da noi ancora da recepire), abbia portato ad un sensibile aumento della presenza femminile in parlamento, mentre in consiglio provinciale la percentuale massima raggiunta è stata del 17 per cento.
Molti gli interventi, da quelli dei firmatari e Zanetti (Fi, che ha proposto di accelerare l’iter della legge) a quelli di Giuliani e Postal (Lega), Merler e Coradello (Civica) e dei 5Stelle Maschio e Santini contrari con varie motivazioni. La mozione è passata con la votazione palese, chiesta dalla Romano con Pd e la Romano per il sì (22), 13 no e 4 astenuti (tra i quali Stanchina, Maestranzi, Uez). È stata approvata anche la variante di bilancio che inserisce (tra gli altri) 50 mila euro per il masterplan sul rilancio del Bondone e una mozione del Pd che prevede servizi igienici e un fasciatoio al parcheggio Monte Baldo, necessari quando arrivano il pullman per i mercatini.