Mercoledì la Camera ha approvato in prima lettura la proposta di legge costituzionale recante "Modifiche allo statuto speciale per il Trentino Alto-Adige in materia di tutela della minoranza linguistica ladina della Regione Trentino Alto-Adige/Sudtirol".
Michele Nicoletti, 13 gennaio 2017
Siamo molto soddisfatti di questo importante risultato che rappresenta un passo significativo nella tutela delle minoranze linguistiche e nella promozione di una società plurale e ricca di identità e tradizioni diverse, che è tipica del continente europeo e del nostro Paese.
In particolare, per la Provincia autonoma di Trento, si tratta di un ulteriore riconoscimento delle minoranze ladina, mochena e cimbra, grazie alla previsione di una loro più piena partecipazione alla vita culturale, sociale e politica della comunità di cui fanno parte.
Infine, grazie ad un emendamento di cui sono primo firmatario e sottoscritto anche da altri colleghi, è accolto e riconosciuto il fondamentale principio della cooperazione tra comuni e il ruolo del Comun General de Fascia, attraverso il quale si esplica tale cooperazione nei comuni ladini della Provincia autonoma di Trento.
Qui trovate il testo del mio intervento in Aula durante la discussione generale.
Qui trovate il testo del mio intervento in Aula, a nome del Partito Democratico, in occasione delle dichiarazioni di voto.
Qui trovate gli approfondimenti sui contenuti del provvedimento e sull'iter di approvazione.
Qui trovate il servizio del TG di Bolzano.
Qui trovate un articolo pubblicato ieri sul quotidiano Trentino.
Qui trovate un articolo pubblicato ieri sul quotidiano Corriere del Trentino.
SULLA LEGGE ELETTORALE
In attesa della pronuncia della Consulta del 24 gennaio, che si dovrà esprimere sulla legittimità costituzionale di alcuni profili dell'Italicum, in queste settimane è proseguito il confronto tra le forze politiche in tema di legge elettorale. Il dibattito è acceso e molteplici sono le posizioni.
La proposta del Partito Democratico, impegnato comunque a trovare le convergenze necessarie ad approvare una legge elettorale condivisa e frutto del protagonismo parlamentare, rimane quella da me presentata all'indomani del referendum costituzionale e dell'insediamento del nuovo Governo, ovvero il ritorno al Mattarellum.
Qui trovate la versione definitiva della proposta (relazione e articolato).
Su questo tema, vi segnalo anche un mio articolo dal titolo "La legge elettorale sia fatta dalle Camere", pubblicato martedì 27 dicembre sul quotidiano l'Unità, nel quale sottolineo che solo il Parlamento, per obbligo costituzionale e per mandato politico, può e deve fare la legge elettorale.
Il Parlamento non scarichi sulla Corte le sue difficoltà e ritrovi il gusto della discussione e della composizione del pluralismo in una volontà comune.
DESTRA E SINISTRA ESISTONO ANCORA
Qui trovate un mio articolo dal titolo "Destra e sinistra esistono ancora", pubblicato lunedì 9 gennaio sul quotidiano l'Adige, nel quale analizzo la situazione politica attuale alla luce dei profondi cambiamenti che stanno investendo le nostre società.
La democrazia da 200 anni, dove funziona bene, è una competizione tra forze liberal-conservatrici e forze progressiste. E' molto pericoloso fare discorsi di grande ammucchiata contro i populisti, perché rischia di portare un sacco di voti ai populisti stessi.