Sarà il 2017 delle sfide per la sanità trentina: meno costi, uguali o migliori servizi e prestazioni, riorganizzazione dei servizi e delle procedure condivisa con il personale. Lo hanno ribadito ieri mattina, nella tradizionale conferenza di fine anno in via Degasperi, l’assessore provinciale alla Salute Luca Zeni e il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Paolo Bordon."Trentino", 22 dicembre 2016
“Il lavoro che è stato svolto in questo anno e quello che ci aspetta l’anno prossimo è molto» - ha commentato l’assessore Zeni, rivolgendosi in particolare al personale, e ricordando gli oltre nove milioni di prestazioni erogate nel corso dell’anno ai cittadini. «Nel settore della sanità, lo sappiamo, lo vediamo, non lo neghiamo, c’è anche molta tensione. E’ normale, del resto, c’è un importante aspetto emotivo in questo campo. Rispetto alla propria salute i cittadini hanno aspettative sempre molto alte ed è giusto che sia così. In questa fase di riorganizzazione che avviamo ora puntiamo al meglio, sarà una fase di stimolo ulteriore per noi. Il feedback che ricevo dai funzionari e dai collaboratori è quello di un clima positivo in azienda» - ha detto Zeni.
Il direttore Bordon ha proseguito il ragionamento indicando le priorità del cambiamento, forte del benestare al bilancio aziendale appena incassato (vedi articolo qui sopra) dalla Corte dei Conti. “Parliamo di una struttura complessa che non si ferma mai. Abbiamo chiaro che dobbiamo valorizzare la rete sui territori, mantenendo al centro le eccellenze dei due hub, gli ospedali Trento e Rovereto – ha spiegato - rafforzando la capacità e qualità operativa degli altri settori e servizi. Dobbiamo rendere omogeneo il livello di qualità della presa in carico del paziente su tutto il territorio. Dobbiamo espandere l’eccellenza e integrare dimensione ospedaliera e territorio”. Parlando del risparmio di 1,2 milioni di euro l’anno previsto con la riorganizzazione e già annunciato in precedenza, Bordon ha chiarito come questo traguardo non sarà il solo possibile. “Abbiamo individuato altre possibilità per aumentare l’efficienza, che permetterebbero anche di risparmiare denaro, come la riduzione dell’ospedalizzazione ad esempio. Non abbiamo ancora quantificato la cifra, sappiamo che quella è la direzione opportuna però”.
Il direttore ha quindi spiegato che da gennaio partiranno alcuni gruppi di lavoro interni all’azienda, che entro fine marzo dovrebbero consentire di proporre alla Giunta provinciale una riorganizzazione dell’assetto tecnico/amministrativo. “Con la riorganizzazione i dirigenti passeranno da quarantuno a trenta, le strutture complesse da ventisei a sei. Però chiariamo: non si tratta di voler penalizzare le strutture amministrative e dirigenziali, senza le quali non si opera. Si tratta di fare efficienza, usando meglio le risorse” - ha concluso Bordon
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