La lista delle spese comprende otto opere. La disponibilità economica nel medio periodo è per la metà, quattro, ovvero 20 milioni di euro. Il Comune di Trento vede all’orizzonte l’approvazione della manovra economica per il 2017 (il passaggio formale dovrebbe essere martedì) e la maggioranza che sostiene il sindaco Alessandro Andreatta ha messo nero su bianco, con la firma di tutti i capigruppo del centrosinistra, le priorità da affrontare nel prossimo anno."Trentino", 18 dicembre 2016
Occorre dire che sulla manovra gravano una sessantina di emendamenti ed altrettanti ordini del giorno ma la possibilità di una fumata bianca per l’approvazione del bilancio appare ipotesi concreta. Ecco allora che si guarda ad un 2017 in cui le risorse fresche in arrivo (quelle per il bando di concorso sulla riqualificazione dell’ex Santa Chiara) dovrebbero assommare a 18 milioni di euro: 12 erano stati accantonati e messi a bilancio per lo spostamento degli uffici tecnici del Comune nella sede dell’ex Casa di Riposo. Non sarà però una somma matematica, una parte sono già considerati nel bando, ma si ottiene una disponibilità di circa 20/21 milioni.
Non pochi ma «noccioline» a confronto di quanto potevano spendere, 80 milioni, i sindaci del passato in grandi opere. Detto che una buona parte dovrebbero essere utilizzati per la nuova piscina (di cui parliamo a parte), in maniera realistica la maggioranza conta di poter realizzare inoltre la ristrutturazione di viale dei Tigli e una sorta di cittadella della cultura tra mensa ed ex sede di lettere al Santa Chiara. Oltre a posizionare la nuova sede di Trento Fiere. Il resto fa parte di un libro dei sogni, anzi di una visione di città futura che dovrà prevedere il nuovo Prg ma che dovrà essere innerbata da ulteriori risorse. Nel documento del centrosinistra cittadino non si fa mistero del fatto che occorrerà cercare finanziamenti europei o, ma qui la partita si fa dura, il contributo di risorse private. Il documento della maggioranza raccomanda di mettere mano all’aree ex Atesina ed ex Italcementi, in attesa di un rilancio da anni. La seconda area in particolare potrebbe ospitare la famosa tensostruttura sede di Trento Fiere e, notizia recente, potrebbe essere la Provincia ad accollarsi la spesa per quest’ultima. Visto che le cittadelle vanno di moda si invita la giunta ad attivarsi anche per una dello sport che dovrebbe vedere la luce su una parte dell’area San Vincenzo a Mattarello. Sullo sfondo vi è il sogno del Ring, tram e bici collegati ad anello, per una viabilità da città del nord Europa. Con costi stellari.
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Partito Democratico del Trentino