#TRENTO - «Polo degli uffici, scelta strategica Gara nel 2017, lavori un anno dopo»

Italo Gilmozzi risponde con voce squillante. Del resto, dopo aver incassato il via libera dell’aula sul progetto del nuovo polo degli uffici di via San Giovanni Bosco (giovedì sera la questione ha impegnato il consiglio per oltre quattro ore), la soddisfazione dell’assessore ai lavori pubblici del capoluogo è giustificata.
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 27 novembre 2016

 

«Questa scelta rinforza la solidità del Comune» ripete ancora una volta l’esponente dem, che giovedì sera ha affrontato le critiche del centrodestra (e non solo). E che ora guarda avanti: «Nel 2017 metteremo a bilancio le risorse necessarie per realizzare l’intervento e poi, nel 2018, partiremo con i lavori». Con un occhio puntato verso la capitale: dopo l’annuncio, arrivato da Roma, del finanziamento di tutti i progetti di riqualificazione delle periferie presentati dai capoluoghi italiani (tra cui l’operazione «Santa Chiara open lab»), in via Belenzani si attendono certezze.

Assessore Gilmozzi, ci sono volute quattro ore ma alla fine Palazzo Thun ha detto sì al polo degli uffici. Soddisfatto?

«Sono sempre stato convinto della bontà del trasferimento degli uffici tecnici dal Top center all’ex Civica casa di riposo. E considero questo progetto un ottimo esempio di corretto uso e valorizzazione del patrimonio comunale. Mi rendo conto che si tratta di un’operazione meno stimolante rispetto alla piscina o allo stadio, ma da un punto di vista patrimoniale e di bilancio è un passaggio che rinforza la solidità del Comune».

Una scelta che però è stata molto contestata dal centrodestra.

«Faccio notare un aspetto. Si è tornati in consiglio perché il centrodestra aveva giudicato questo progetto una scelta economicamente sbagliata e aveva chiesto un passo indietro. Giovedì, invece, Andrea Merler ha presentato un ordine del giorno per trasformare l’ex Civica in un hotel. Un’ipotesi legittima. Ma che, di fatto, ha cambiato l’oggetto del contendere».

Per l’ordine del giorno del centrodestra è stato chiesto il voto segreto. E se fosse stato approvato?

«Se fosse passato l’ordine del giorno del centrodestra avremmo avuto due documenti in contraddizione votati dall’aula. Sarebbe stato un fatto grave più dal punto di vista politico che amministrativo».

Merler vi ha anche accusato di essere «incapaci». Cosa risponde?

«Sono convinto che alla base del confronto politico debba esserci rispetto personale. Quando manca il rispetto, decade la qualità del dibattito. E questo è uno dei motivi per cui la politica ha sempre meno appeal sui cittadini. Con queste uscite non fa brutta figura solo chi ne è protagonista: facciamo brutta figura tutti e quindi spero che questi episodi non si ripetano più».

Ora il progetto può proseguire. Come vi muoverete? Aspetterete conferma dei finanziamenti del governo?

«Come ho detto in consiglio, andremo avanti a prescindere dall’esito dell’iter romano. Lavoreremo al progetto esecutivo e inseriremo le risorse nel prossimo bilancio. Poi, nel 2017, si procederà al bando di gara e all’appalto. I lavori dovrebbero iniziare nel 2018».