Approvata la delibera dell'assessora Sara Ferrari sui nuovi criteri all'Opera universitaria. Il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni LEP nazionali, il passaggio all’indice ISEE per la valutazione della condizione economica, la garanzia che il 100% degli aventi diritto alla borsa di studio dovranno essere beneficiari, il mantenimento per chi è già immatricolato dell'indicatore ICEF e degli attuali criteri di merito.SCARICA: DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO, COSA CAMBIAUfficio Stampa Provincia, 7 ottobre 2016
Sono questi gli indirizzi generali che la Giunta provinciale, su proposta dell'assessora all'università e ricerca Sara Ferrari, ha dato all'Opera universitaria per la programmazione degli interventi inerenti il diritto allo studio. "Gli indirizzi generali oggi approvati - spiega l'assessora Ferrari - non comportano tagli al diritto allo studio ma maggiori finanziamenti per le borse di studio. L'obiettivo rimane quello di premiare il merito dei nostri studenti".
La normativaLa legge provinciale prevede che la Giunta provinciale stabilisca gli indirizzi generali per la programmazione degli interventi, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo dell'istruzione superiore in provincia di Trento. Il consiglio di amministrazione dell'Opera universitaria, nel rispetto degli indirizzi generali stabiliti dalla Giunta provinciale, programma gli interventi in armonia con le esigenze didattiche e con il carattere residenziale dell'università. La Giunta provinciale con la delibera di oggi ha approvato i nuovi indirizzi generali inerenti gli interventi del diritto allo studio.
La situazione oggiIl diritto allo studio in Trentino prevede tre tipologie di misure: le borse di studio, il servizio alloggio e il servizio ristorazione. Nell'anno accademico 2015-2016 l'Opera universitaria ha erogato borse di studio a 3.280 studenti, con un importo medio di 1.838 euro rispetto alla media nazionale di 3.422 euro per una spesa complessiva di 6 milioni di euro. Per quanto riguarda il servizio alloggio sono 1.500 i posti letto a disposizione che soddisfano circa l'11% degli iscritti all'ateneo (di cui ca. 730 per beneficiari di borsa di studio e ca. 770 per sostegno scambi internazionali, sostegno ai dottorandi, sostegno alla disabilità). La media nazionale posti letto/iscritti è pari al 4%.Il servizio ristorazione conta invece circa 500.000 pasti annuali con una tariffa per tutti che varia a seconda della tipologia di pasto dai 3,10 ai 4,90 euro. Nelle altre regioni le tariffe sono diversificate in base al reddito e mediamente hanno un importo più alto.
Il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni LEP nazionaliLa Provincia autonoma di Trento è tenuta a rispettare i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) nazionali. A questo si aggiunge il passaggio dall'indice ICEF all’indice ISEE per la valutazione della condizione economica.Oggi l'importo che la Provincia autonoma di Trento destina alle borse di studio è distribuito dall'Opera universitaria sul 20,3% degli iscritti con un importo medio di 1.838 euro. Dal prossimo anno accademico, con l'adeguamento ai LEP e il passaggio dall'ICEF all'ISEE, l'importo medio dovrà passare obbligatoriamente ad una media di 3.500 euro con una diminuzione della platea degli aventi diritto.Si stima che in Trentino l'11,8% degli iscritti riceverà una borsa di studio contro una media nazionale dell'8,2%. Si tratta di una stima perchè la proiezione dell'esito di questo passaggio dipende da tre variabili incognite: prima di tutto dal numero degli iscritti del prossimo anno, in secondo luogo dalla condizione economica degli iscritti. Infine la trasformazione del calcolo della condizione economia da ICEF e ISEE, non essendo un automatismo, comporta un alto grado di variabilità. Per venire incontro alle preoccupazioni degli studenti sulla variazione automatica del numero dei beneficiari la Provincia stanzierà 1 milione di euro aggiuntivo al diritto allo studio passando quindi dai 9 ai 10 milioni di euro.
La Giunta provinciale ha chiesto all'Opera universitaria di mantenere alto il livello dei criteri di merito basato sui crediti formativi. I nuovi indirizzi continueranno a garantire il fatto che il 100% degli aventi diritto riceverà la borsa di studio. I nuovi criteri saranno attuati a partire dal prossimo anno accademico (2017/2018) e coinvolgeranno quindi solo le nuove matricole. Le precedenti borse di studio erogate rimarranno quindi invariate e verrà mantenuto il criterio dell'ICEF.
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