Una nuova misura per sostenere i giovani imprenditori e l'iniziativa femminile, che accentua ancora maggiormente, rispetto al passato, l'importanza dell'innovazione: questo in sintesi il contenuto del Bando approvato oggi in via preliminare dalla Giunta provinciale, su proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi.
Ufficio Stampa Provincia, 7 ottobre 2016
Parliamo di un nuovo Bando Fesr, per complessivi 4 milioni di euro, che si rivolge in particolare a neo-imprese giovani (cioè costituite da imprenditori fino a 35 anni di età) e a quelle aperte da donne. Le imprese dovranno avere avviato la loro attività entro i 6 mesi precedenti l'inoltro della domanda di contributo e comunque non prima del 1° luglio 2016. Il contributo massimo sarà di 35.000 euro.
"Dopo una misura di stimolo alla nuova imprenditorialità che ha avuto già un forte impatto sull'economia locale torniamo ad investire sui giovani e le donne, per stimolare e sostenere con ancora maggiore forza ii progetti di impresa caratterizzati da un alto tasso di innovazione - sottolinea il vicepresidente Olivi - . Questa proposta, alimentata dal Fondo europeo di sviluppo regionale, si fonda su due concetti cardine: selettività e concorrenza. Selettività oggi significa premiare in maniera sempre più decisa le imprese che innovano. Siamo, come si può intuire, lontani anni luce dalla vecchia idea dei contributi 'a pioggia'. Qui saranno selezionati i giovani e le giovani in grado di distinguersi per proposte realmente sfidanti, caratterizzate da un altro tasso di innovazione di prodotto o di processo organizzativo e di marketing. Andremo a 'stanare' i migliori, i più creativi, quelli che ci mettono prima di tutto la testa, le competenze e la fantasia, nel fare impresa. E ciò a prescindere dal fatto che vadano ad operare in settori nuovi o già maturi, perché il concetto di innovazione si applica indifferentemente ad entrambi, e in entrambe i casi amplifica la probabilità di successo. Sostenendo le sfide che questi soggetti stanno per lanciare a se stessi e al mercato, crediamo di investire in ciò che più di ogni altra cosa caratterizza l'essere imprenditore, in quello spirito schumpeteriano, dinamico, competitivo, e improntato all'innovazione, da cui può arrivare un contributo determinante alla crescita del nostro sistema economico".
Con i fondi a disposizione potranno essere finanziati soltanto gli interventi che raggiungeranno il punteggio più alto nella graduatoria, a garanzia dunque della selettività dello strumento. Non tutti, insomma, verranno finanziati. Al tempo stesso si terrà conto delle difficoltà oggettive che due categorie di imprenditori in particolare devono fronteggiare quando aprono un'attività, i giovani e le donne, a cui verrà riservata una particolare attenzione. L'attribuzione dei punteggi sarà decisa da una apposita commissione in funzione dei seguenti aspetti, che il business plan dei neo-imprenditori dovranno evidenziare:
- innovatività del progetto, a livello di prodotto, servizio, processo, organizzativo o di marketing;
- efficacia ed efficienza economica;
- sviluppo di iniziative di ricerca collegate;
- sviluppo di nuova imprenditorialità giovanile e femminile.
Le spese ammissibili a finanziamento comprendono varie tipologie di costi di avvio (spese legali, di energia, acqua, riscaldamento, imposte, impianti e beni mobili, costo del tutor amministrativo). Dai costi di avvio sono stati esclusi l'affitto di beni, gli interessi e le spese di gestione di finanziamenti bancari. Inoltre sono ammesse le spese per l'acquisizione di servizi di consulenza, per le nuove imprese costituite o rilevate da giovani e donne. Sono agevolate le spese sostenute nei primi 3 anni dalla costituzione/rilevamento dell'impresa.
Il limite massimo di spesa ammissibile è di 80.000 euro; la misura di sostegno varia dal 40% al 50% (a seconda del punteggio ottenuto) con un contributo massimo rispettivo di 30.000 e di 35.000 euro.
Nel bando sono mantenute le procedure di erogazione che sono state già sperimentate nel precedente sostegno alla nuova imprenditorialità: il contributo costituirà un rimborso su spese sostenute, ma in tempi molto ravvicinati, grazie all'utilizzo di un conto corrente dedicato gestito attraverso un tutor, che ne autorizza l'utilizzo. L'intenzione è così di eliminare quanto più possibile incertezze finanziarie e lungaggini burocratiche. Trentino Sviluppo sarà chiamata a gestire questa operazione mettendo a frutto l'esperienza maturata in questi anni nella promozione delle start up.
Le domande potranno essere presentate dalla data di approvazione del bando fino al 15 gennaio 2017. (mp)