Il disegno di legge in tema di attività culturali, pur non conoscendo ancora il suo corretto iter consiliare (ma essendo stato semplicemente illustrato in una conferenza stampa), fa già discutere.
Lucia Maestri, 24 settembre 2016
Il Trentino si manifesta territorio interessato come è giusto e positivo che sia, alla necessaria traiettoria innovativa richiesta da un mondo, quella della cultura, che da tempo chiede e, con forza, un aggiornamento di una cassetta degli attrezzi che pare un poco datata.
Ma a questo Trentino, attento alle evoluzioni e desideroso di novità normativa, non può sfuggire come, il dibattito attorno al sistema culturale, non possa e non debba essere piegato a logiche estranee al fine ultimo che un disegno di legge si deve proporre. Il mettere "a valore" (sociale, ed economico) un patrimonio inestimabile di investimenti, (in muri ed intelligenze) che il Trentino, nel corso degli anni, ha saputo e voluto fare.
Ritengo perciò fuori scala qualsivoglia "fuga in avanti", che quand'anche contenente proposte, anche condivisibili, manifesti fin d'ora intenzioni "protezionistiche" verso questo o quel museo.
Il dibattito sui musei, sulla loro funzione, sulla loro articolazione, e sul loro valore aggiunto per il Trentino (capitolo per altro parte, e solo parte del disegno di legge), richiede e richiederà spazi di riflessione ben piu ampi di un comunicato stampa,di un post in facebook, o di un'iniziativa, per altro scarsamente pubblicizzata, in quel di Piedicastello.
In qualità di Presidente della V commissione consiliare, compente in materia di cultura, sento il dovere e la necessità di informare, che non appena la V commissione consiliare entrerà in possesso dell'articolato del disegno di legge, si aprirà sui contenuti dello stesso un confronto, ampio ed esteso, poichè la cultura appartiene all'intera cittadinanza e non ai soli addetti ai lavori.
Un confronto che tenderà ad abbracciare l'intera articolazione normativa e non a focalizzarsi solo su un aspetto pur di innegabile valenza.
Perchè solo così possiamo immaginare di costruire una visione condivisa.
Che fa bene al Trentino, anche in tema di cultura.