Più polizia nelle strade, il polo natatorio e la sfida della cultura: il Pd dà la linea al suo sindaco

Presentato un documento elaborato dalle circoscrizioni, dai consiglieri comunali e dal circolo cittadino che spazia dalla sicurezza allo sport, dai giovani all'urbanistica. Bozzarelli: "Dobbiamo superare lo stallo con questo programma". Proposte due nuove deleghe: alla vivibilità del centro storico e all'urbanistica.
"Il Dolomiti", 17 settembre 2016

TRENTO. Più agenti di polizia a piedi nelle zone a rischio sicurezza; una delegaapposita di "Vivibilità in Centro Storico" da assegnare a un consigliere comunale per risolvere i problemi di Piazza Dante e Santa Maria; un nuovo impianto natatorio vicino al Palazzetto con piscina olimpica e per i tuffi e conseguente conversione delle Fogazzaro in lido cittadino; una città più a misura di studenti pronta a raccogliere la sfida di Capitale della Cultura nel 2018;sburocratizzazione amministrativa per le circoscrizioni e apertura di un tavolo di consultazione per dare il via alla revisione del piano urbanistico.

E' un vero documento programmatico quello presentato questa mattina dal coordinamento cittadino del Pd al pubblico e che già in giornata è stato consegnato al sindaco Andreatta. "In Comune stiamo vivendo una fase di stallo - spiega Elisabetta Bozzarelli, consigliera e segretaria cittadina del Pd - e questa è la nostra risposta per far rimettere le ali alla città. C'è un potenziale enorme al momento inespresso. Con questo documento intendiamo dare una scossa al nostro sindaco per dirgli 'da qui ripartiamo'. Anche perché lo studio è il frutto di un lungo lavoro che ha coinvolto tutte le circoscrizioni, molti cittadini, associazioni, consiglieri comunali. Insomma è un documento unitario che da domani, crediamo, dovrà essere usato come linea per l'azione di governo della città".

"Una città bellissima ma che, dobbiamo ammettere, ha delle forti criticità in tema di sicurezza - aggiunge il consigliere comunale Michele Brugnara -. Il primo passo è riconoscere che il problema esiste. Spacciatori e delinquenti bivaccano tra Piazza Dante e piazza Santa Maria. E' ora di farla finita. Serve più politica di prevenzione e di protezione del cittadino. Vanno bene le pattuglie della polizia ma gli agenti devono scendere dalle auto e stare nelle strade". Il Pd, quindi, chiede al suo sindaco più controlli con i cani antidroga, presidi fissi nelle zone a rischio, azioni di disturbo alla microcriminalità continue (richiesta documenti, controlli, etc), e che venga assegnata una delega specifica alla "Vivibilità del Centro Storico" a un consigliere che "vigili" sulla questione e favorisca il dialogo con i cittadini.

Cruciale, per il partito di maggioranza, è il rilancio del settore del turismo, "dobbiamo convocare gli Stati Generali del turismo per elaborare risposte più efficaci al potenziale attrattivo della città - spiega Vanni Scalfi - che fuori dai grandi eventi tipo Festival Economia o Mercatini degli Natale resta inespresso. E quindi - ha aggiunto l'ex segretario cittadino del Pd -va recuperato Palazzo delle Albere anche in vista dello spostamento del glorioso Briamasco. Tutto deve essere fatto in ottica Trento Capitale della Cultura 2018. Una grande occasione che però ci richiede di fare un passo in avanti anche per rendere il centro storico a misura di studenti e giovani".

Grande importanza è stata anche data al mondo dello sport. "Un patrimonio che si stima valga intorno a 1 miliardo di euro ogni anno in Trentino - prosegue Elisabetta Bozzarelli - e particolare attenzione vorremmo fosse posta sul tema piscina. Abbiamo elaborato tutto un progetto sul nuovo impianto natatorio da costruire a fianco del palazzetto del ghiaccio in via Ghiaie. Un luogo capace di ospitare i grandi eventi internazionali e nazionali che permetta di creare indotto e di liberare le altre piscine da incombenze agonistiche oggi non più sostenibili. Quindi piscina olimpica con vasca per i tuffi e il riscaldamento per i 'big events' alle Ghiaie, chiusura della piscina coperta delle Fogazzaro e smantellamento della tribuna così da creare un vero lido ludico all'esterno e una palestra per la ginnastica artistica all'interno. Il tutto per dare risposte concrete alle società sportive e alla comunità".

Ma non è tutto: si chiede una riforma del decentramento perché "oggi le associazioni per organizzare un evento preferiscono farlo in proprio - spiega Cristina Frassoni capogruppo Pd nella circoscrizione S. Giuseppe - perché gli enti hanno mille lacci e lacciuoli e sono bloccati dalla burocrazia. Bisogna ripensare il ruolo delle circoscrizioni"; e l'avvio del processo di revisione del piano regolatore generale. Anche in questo senso il Pd chiede venga istituita un'apposita delega all'urbanistica che segua il percorso di consultazione, prima, delle istanze del territorio e di elaborazione, poi, del piano realizzativo da parte dell'Equipe tecnica chiedendo, al tempo stesso, un passo indietro alla politica.

 

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Prg, turismo, sicurezza, sport Il Pd detta l’agenda cittadina, M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 19 settembre 2016

Le proposte sono tante. E abbracciano settori strategici come la cultura e la sicurezza, il turismo e lo sport. Oltre, ovviamente, al «tema dei temi» dell’urbanistica e del nuovo Piano regolatore generale. Mentre nei corridoi di Palazzo Thun l’attenzione rimane focalizzata sull’incontro di maggioranza di sabato prossimo e sul possibile rimpasto di giunta, il Pd cittadino si concentra sui temi. Mettendo nero su bianco una serie di azioni da attuare nei prossimi mesi.

I cinque documenti — frutto del lavoro di gruppi ad hoc — sono stati presentati ieri mattina a Povo, in un incontro aperto a consiglieri, simpatizzanti e cittadini. Diversi i consiglieri che hanno partecipato alla riunione. Meno gli esponenti della giunta: in sala solo Andrea Robol. Mentre sul fronte provinciale a contribuire al dibattito è stata Lucia Maestri.

Cultura e turismo

Primo macro-settore affrontato: quello della cultura, università, giovani e turismo, collegato alla candidatura di Trento a capitale italiana della cultura 2018. «Dobbiamo trasformare questa candidatura — scrive il Pd — in una impresa collettiva, che dia a tutti la sensazione di essere supporter della città». Non solo: in questo campo, secondo i dem, il capoluogo avrà molto da fare. Dovrà, in primo luogo, «rilanciare il centro Santa Chiara e l’ex mensa, la quale si presterebbe a essere fruita da associazioni giovanili e universitarie». Ma anche valorizzare Palazzo delle Albere e individuare delle aree per eventi di musica live, riaprendo allo stesso tempo il tavolo di confronto tra Comune, artisti, esercenti, rappresentanti degli studenti, polizia municipale e comitati. Sul fronte del turismo, via libera alla convocazione degli «stati generali» per aggiornare il piano, mentre nel rapporto con l’ateneo il Pd sostiene la realizzazione della nuova mensa all’ex Cte.

Sicurezza

«Cambiare passo, controllare a piedi»: questo il motto del Pd sulla sicurezza, che parte da un punto preciso: «L’amministrazione riconosca che le misure adottate finora in piazza Santa Maria Maggiore e piazza Dante sono risultate insufficienti». Di qui le indicazioni: più controlli «mobili» anche con i cani antidroga, prevedere presidi fissi, assegnare una delega sulla vivibilità in centro, organizzare più iniziative in grado di vivacizzare la città. E, ancora, prevedere un incontro tra i capigruppo di maggioranza e il questore.

Sport e decentramento

Sul fronte dello sport, gli occhi sono puntati sulla ridefinizione delle tariffe, con tagli che non dovranno essere lineari, e sul nuovo impianto natatorio: «Un’occasione unica non solo per la città, ma per tutta la provincia». Per quanto riguarda il decentramento, invece, il Pd invoca una «coraggiosa ed esaustiva separazione tra funzioni amministrative e politiche» delle circoscrizioni.

Urbanistica

Infine, in materia urbanistica, l’invito è chiaro: l’iter del Prg deve partire immediatamente, «senza ulteriori indugi». Con la creazione di due organi: il tavolo di consultazione (rappresentativo delle «principali componenti sociali» della città) e l’equipe del piano, per attuare un lavoro interdisciplinare coordinato da «un esperto conoscitore della geografia urbana in senso lato. Un direttore d’orchestra, non un compositore». Il coordinatore, precisa il Pd, dovrà essere un soggetto «terzo». Ma fondamentale sarà «partire con il piede giusto», elaborando «urgentemente un meta-progetto del piano, che può essere predisposto in tempi ristretti e con risorse limitate».