L’idea è maturata leggendo le puntate dell’inchiesta sociale del Corriere del Trentino sul capoluogo. «Le ho conservate tutte» ammette il sindaco Alessandro Andreatta. Non solo: a rafforzare la sua convinzione è stato pure l’incontro con i presidenti delle circoscrizioni, avvenuto giovedì scorso.M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 15 settembre 2016
«Con loro — ricorda il primo cittadino — ho riflettuto sulla situazione attuale, sui diversi fenomeni che caratterizzano il quadro locale e non solo, come l’assenza di fiducia nella politica. E poi ho concentrato l’attenzione sul territorio locale, comunicando loro la mia intenzione di compiere un viaggio nelle circoscrizioni».
Una sorta di «immersione» nella vita dei quartieri cittadini. Che — come l’inchiesta del Corriere — sarà a tappe. «La mia idea — spiega Andreatta — è di dedicare un’intera giornata a ogni circoscrizione. Un viaggio ispirato dalla volontà di ascoltare, di dialogare e di confrontarmi con la gente».
Si partirà, probabilmente, a inizio ottobre. Con un calendario di massima e uno schema di agenda giornaliera che sarà, di volta in volta, modulato sulla base delle indicazioni dei presidenti dei quartieri. «Visti gli impegni settimanali — prosegue il sindaco — probabilmente il viaggio sul territorio occuperà la giornata del giovedì o quella del venerdì». Anche se non è detto che il primo cittadino riesca ad assicurare una cadenza settimanale: «Dovremo valutare sulla base degli impegni. Ma entro febbraio dovrei comunque riuscire a completare il giro».
Il programma delle giornate di viaggio prevede, a ogni tappa, una prima «fermata» nelle scuole della circoscrizione. «Nel corso della mattina penso di poter incontrare tre realtà, indicate dai presidenti» osserva Andreatta. Che non ha scelto a caso la scuola come punto di partenza dei suoi viaggi: «Per l’ambito educativo ho un affetto particolare. Inoltre, attraverso la scuola si gioca una scommessa importante sul futuro e sulle nuove generazioni».
Nel pomeriggio l’attività riprenderà dal dialogo con le realtà particolari, come i circoli anziani o le associazioni che si occupano di persone in difficoltà, per poi allargare lo sguardo a tutte le associazioni del quartiere: da quelle culturali a quelle sportive, passando per quelle che si occupano di sociale o di ambiente.
All’ora di cena, Andreatta si siederà al tavolo di qualche realtà che prepara i pasti per la comunità. «È un modo per dire grazie a chi crea occasioni di festa e di incontro preparando da mangiare» dice. E subito aggiunge: «Il momento dei pasti è un’occasione di confronto. Quando dicono che non ascolto, sorrido: non è così». Dopo cena, per concludere la giornata, il sindaco punta a incontrare il consiglio circoscrizionale. «Si tratta, in ogni caso, di uno schema aperto: mi confronterò con i presidenti per eventuali integrazioni al programma».
A tutti, Andreatta chiederà impressioni e suggerimenti: «Non accetterò solo la lista dei problemi. Da tutti mi aspetto un elenco di cose positive e negative, in un clima non troppo ufficiale. Per quanto mi riguarda, credo sia importante ascoltare di prima mano le fatiche e i problemi del territorio. Voglio far capire che non ci sono quartieri di serie A e di serie B».
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