La posizione del PD del Trentino sulla Riforma Costituzionale sottoposta al referendum popolare
Mozione approvata all'unanimità dall'Assemblea provinciale in data 5/9/2016 - La riforma costituzionale adottata dal Parlamento italiano, dopo un lungo percorso istruttorio ed un complesso dibattito politico, sarà sottoposta al giudizio dei cittadini così come previsto dall’art. 138 della Costituzione.
Trento, 5 settembre 2016
Il referendum costituzionale rappresenta lo strumento che permette ai cittadini di esprimere la loro approvazione o il loro rifiuto alle norme di modifica della Costituzione approvate dal Parlamento. E’ dunque fondamentale avere, prima di tutto, una chiara conoscenza dei contenuti di tali norme che introducono significativi cambiamenti nell’ordinamento della Repubblica eliminando il bicameralismo perfetto e ridefinendo il rapporto Stato-Regioni.
A tale scopo il Pd ha già promosso e continuerà a promuovere numerosi incontri di formazione e di approfondimento.
Il Partito Democratico del Trentino, attraverso la sua Assemblea, esprime il suo Sì alla riforma costituzionale in vista del referendum previsto per il prossimo autunno, ed impegna il Segretario:
- A promuovere ad ogni livello la campagna per il Sì, con il coinvolgimento della dirigenza del partito e dei suoi rappresentanti nelle istituzioni nazionali, provinciali e locali;
- A supportare i Circoli nell’organizzare, entro il mese di settembre, appositi momenti di approfondimento delle tematiche inerenti la riforma costituzionale;
- A sollecitare, anche su stimolo dei Circoli del PD trentino, la costituzione del maggior numero di COMITATI PER IL Sì aperti agli altri partiti e alla società civile ed a raccogliere il consenso delle altre forze politiche che sostengono la maggioranza di governo della Provincia di Trento;
- Ad individuare una figura con responsabilità di coordinamento delle iniziative, nella persona di Elisa Filippi;
- Ad organizzare, entro il mese di settembre ed insieme al PD di Bolzano, un incontro di riflessione ed approfondimento pubblico, anche con pluralità di voci e coinvolgendo esponenti del Governo nazionale, per analizzare compiutamente i contenuti della riforma con particolare riguardo ai suoi riflessi sulla nostra speciale Autonomia, nella consapevolezza del valore dell’autogoverno delle Comunità nel quadro nazionale ed europeo.