#TRENTO - «Maggioranza, cruciale il vertice di fine mese»

Delle prese di posizione degli alleati di coalizione — con affondi arrivati in particolare dai banchi del Patt — preferiscono non parlare. «Guardiamo in casa nostra, ci interessa fare la nostra parte» sottolinea Elisabetta Bozzarelli. Ma in vista della riunione del centrosinistra autonomista cittadino, fissata dal sindaco Alessandro Andreatta per sabato 24 settembre, gli esponenti del Partito democratico del capoluogo non hanno dubbi: «Sarà — assicura la coordinatrice cittadina — un momento cruciale».
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 3 settembre 2016

 

Un appuntamento, quello di fine mese, al quale il Pd non vuole arrivare impreparato. Tanto che proprio alla situazione della maggioranza comunale e ai nodi strategici da affrontare nei prossimi mesi è stato dedicato gran parte dell’incontro del coordinamento cittadino di giovedì sera. Due le partite all’ordine del giorno della riunione di giovedì, alla quale ha preso parte anche il segretario provinciale (e assessore comunale ai lavori pubblici) Italo Gilmozzi: la riforma costituzionale e la valutazione del quadro di Palazzo Thun.

«Nel corso della serata — sintetizza i lavori Bozzarelli — abbiamo analizzato la situazione del Comune a un anno e mezzo di distanza dalle elezioni». Un avvio legislatura tutt’altro che semplice, per la maggioranza del sindaco Alessandro Andreatta: da maggio 2015 le tensioni, all’interno della coalizione, non hanno mai smesso di minare l’equilibrio del governo cittadino. Con delibere stoppate per l’azione di franchi tiratori, bordate da parte degli alleati e critiche più o meno velate da parte di una o più forze politiche. «Da questo quadro — prosegue la coordinatrice cittadina — è emersa la necessità di lavorare su aspetti concreti in grado di rispondere agli impegni assunti con la città». Un «mantra» che Bozzarelli ripropone spesso: «Sentiamo con forza la responsabilità nei confronti della città» ribadisce anche in quest’occasione la coordinatrice cittadina. Che guarda al vertice del 24 settembre come possibile momento di svolta di un’azione di governo che attende da troppo tempo un cambio di passo. «L’incontro di sabato 24 — ammette la consigliera — rappresenta un momento cruciale per una ripartenza non più procrastinabile. Non possiamo attendere oltre: è tempo di agire». Concentrandosi, è la linea del Pd, sui temi strategici che dovranno diventare i pilastri del dibattito dei prossimi mesi. «Per quanto ci riguarda — annuncia Bozzarelli — nelle prossime settimane promuoveremo degli incontri per confrontarci su alcune partite specifiche per le quali vorremmo definire un cronoprogramma». Incontri, chiarisce la coordinatrice, «che coinvolgeranno il Pd cittadino a vari livelli: dal coordinamento ai nostri assessori». E che affronteranno cinque delle questioni più spinose. «In primo luogo — traccia il quadro la consigliera — analizzeremo il tema urbanistico, in vista dell’avvio del percorso del nuovo Piano regolatore generale. Si dovrà capire come partire e chi far partecipare al percorso: la nostra idea è di una partecipazione aperta alla città». Poi sotto la lente finirà il tema della sicurezza, ormai un must nei dibattiti di Palazzo Thun. E così il nodo dell’università e del rapporto tra giovani e città, anche in questo caso fonte di non poche polemiche dentro e fuori il consiglio comunale.

In vista delle prossime decisioni autunnali, il Pd fisserà lo sguardo anche sulla partita dello sport e degli impianti: in particolare, sotto la lente finiranno le ipotesi legate al centro acquatico e al lido, ma anche al nuovo pistino indoor di atletica e alle prospettive di uno spostamento dello stadio Briamasco. Infine, occhi puntati sulle circoscrizioni e sulla partecipazione, questione che da sempre divide le forze politiche anche all’interno degli stessi schieramenti. «La nostra intenzione — mette in chiaro Bozzarelli — è di lavorare in forte connessione con gli assessori, coinvolgendoli nei dibattiti sulle partite di loro competenza. In questo modo speriamo di riuscire a ricreare un legame di fiducia tra il consiglio e la giunta. Vogliamo fare la nostra parte».

E la «grana» — più politica — del rimpasto di giunta e dell’assegnazione delle deleghe consiliari? Bozzarelli assicura che, nella riunione di giovedì sera, l’argomento non è nemmeno stato sfiorato. «Nel vertice di maggioranza dello scorso 4 luglio — ricorda la coordinatrice — il sindaco Andreatta si è assunto l’impegno di valutare la questione e di ritornare su questo punto. Aspettiamo la sua proposta prima di dare dei giudizi. Del resto, la costruzione dell’esecutivo e l’assegnazione delle deleghe sono compiti di sua competenza».