TRENTO I numeri erano già raddoppiati dal 2013 al 2014, passando da 12 a 24. «Ma da allora siamo su cifre ben più alte» ammette l’assessora comunale alle politiche abitative Mariachiara Franzoia. Che proprio sull’incremento delle richieste di alloggi di edilizia pubblica per «casi di straordinaria e urgente necessità abitativa» ha chiesto un intervento della giunta: «Servono numeri più alti nella disponibilità degli alloggi».
M. Giovannini, 2 settembre 2016
Assessora Franzoia, quindi i casi urgenti sono aumentati ancora rispetto al 2014?
«Sì, è un andamento che vediamo concretamente. Abbiamo analizzato proprio di recente la situazione attuale. Con dati importanti: nel 2016 i casi che ci sono stati segnalati sono già una trentina. Proprio per questo, ho chiesto alla giunta di intervenire».
In che modo?
«Alzando il numero di alloggi a disposizione per questo tipo di emergenze. Dobbiamo dare una risposta».
Ma qual è il motivo di un aumento così importante dei casi urgenti? È una conseguenza della crisi?
«In parte sì. Ad aver bisogno di un alloggio in tempi rapidi sono persone sfrattate o che hanno perso il lavoro e non riescono a trovare una abitazione. Ma anche chi si trova sulla strada per l’incendio della propria casa. Abbiamo, infine, casi gravissimi, più difficili e delicati».
Scorrendo il piano di gestione, si notano numeri alti sul fronte delle richieste di contributo integrativo all’affitto. Com’è la situazione?
«Anche in questo campo registriamo un trend in aumento. Secondo la nuova normativa, però, chi ha già ricevuto il contributo per due anni consecutivi dovrà “saltare” il terzo. Una regola che potrebbe mettere in difficoltà molte famiglie. Per questo abbiamo introdotto una clausola sociale: chi presenta determinati requisiti, previa una valutazione sociale del reale bisogno abitativo, può fare domanda anche per il terzo anno».
E riuscite a rispondere a tutte le richieste?
«Rispetto al tetto che ci viene imposto dalla Provincia, riusciamo a coprire gran parte delle richieste».
Nodo canone moderato: i dati mostrano un andamento in picchiata.
«I numeri variano sulla base delle scadenze di consegna delle case. Si vede che nel 2014 non ne avevamo. Tra quest’anno e il prossimo presenteremo molti bandi: il primo sarà quello delle Corti Fiorite».