Quella di domenica è stata una manifestazione importante che dimostra come per gli abitanti della Val di Sole, e non solo, il Noce sia un patrimonio ambientale di altissimo valore che non può essere danneggiato e compromesso solo in funzione di uno sfruttamento idroelettrico che molto spesso va a beneficio di pure operazioni finanziarie private.Alessio Manica, 29 agosto 2016
Non potevo essere presente fisicamente, ma mi preme ricordare due iniziative consiliari concrete.
Una mozione, da me presentata nel 2014, che ha originato la moratoria sullo sfruttamento idroelettrico e che ha poi portato ad un ulteriore integrazione della valutazione di sostenibilità delle richieste di derivazione incentrata proprio sulla delicatezza, dal punto di vista dell’equilibrio idrogeologico, naturale e paesaggistico dell’alveo del Noce e dell’Adige e di tutti gli altri corsi d’acqua trentini.
La seconda iniziativa, anche questa in linea con quanto emerso dalla manifestazione di domenica, è quella del disegno di legge, depositato in primavera, che prevede che la pubblica utilità delle opere di derivazione idroelettrica possa essere riconosciuta solo quando i richiedenti siano a maggioranza pubblica, evitando così anche gli espropri di proprietà private per soddisfare iniziative che poi vanno a vantaggio di pochi privati investitori.
Condivido quindi quanto sostenuto dai promotori della manifestazione “Noce libero” e continuerò ad impegnarmi in Consiglio per perseguirne gli obbiettivi.
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