I temi sono tanti. Alcuni segnati da tempo nell’agenda cittadina, come il nuovo Piano regolatore generale o la costruzione del bilancio. Altri spuntati solo di recente, come la sfida per la candidatura di Trento a capitale italiana della cultura 2018 o la «corsa» ai 18 milioni dello Stato per la riqualificazione del comparto compreso tra l’ex Civica casa di riposo di via San Giovanni Bosco e l’ex mensa universitaria Santa Chiara.
Dopo la pausa ferragostana, per qualcuno ancora da terminare (lo stesso sindaco Alessandro Andreatta è tuttora in ferie), a Palazzo Thun ci si prepara a tornare in aula per un lungo autunno di lavoro. E, come spesso succede in via Belenzani, anche per qualche passaggio ad alta tensione.
L’attività consiliare, conclusa alla fine di luglio, riprenderà ufficialmente giovedì con la prima commissione in agenda. Il presidente Gianni Festini Brosa ha convocato i membri della commissione ambiente per programmare i lavori autunnali e per esaminare due proposte di delibera: la prima sul regolamento di gestione integrata dei rifiuti, la seconda sull’utilizzo degli impianti di videosorveglianza. Poi dalla prossima settimana il calendario diventerà più fitto: lunedì si riunirà la commissione dei capigruppo, martedì la commissione vigilanza, mercoledì l’urbanistica. Per ripartire, la settimana successiva, anche con le sedute del consiglio comunale (l’ordine del giorno, come di consueto, verrà deciso lunedì dai rappresentanti dei gruppi).
Nel frattempo, i vertici di Palazzo Thun dovranno iniziare ad affrontare i temi «caldi» del capoluogo, che catalizzeranno il dibattito cittadino nei prossimi mesi. Su tutti, ad attendere un avvio in tempi rapidi è soprattutto l’iter del nuovo Prg, annunciato da tempo dalla giunta del sindaco Alessandro Andreatta ma ancora ai blocchi di partenza. La partita, in realtà, ha già scatenato più di un confronto. Non solo sui contenuti del nuovo documento, ma anche sulla formazione dell’equipe che si dovrà occupare della costruzione del piano (a far discutere è stata in particolare l’ipotesi di affidare la «regia» a Stefano Boeri).
E l’urbanistica sarà protagonista dell’autunno non solo per il Prg. Ad attendere un’analisi da parte degli organi comunali ci sono questioni che si trascinano da tempo e per le quali molti chiedono una soluzione rapida. È il caso della riqualificazione del comparto a sud di Piedicastello, che comprende l’area ex Italcementi e i due ettari e mezzo oggi occupati da Motorizzazione civile e Bonomelli: tramontata l’idea di realizzare un polo scolastico, si dovrà ripartire con un’altra possibile ipotesi per ridare un volto a una zona strategica. Stesso discorso vale per i terreni oggi occupati dall’ospedale Santa Chiara, sui quali non è mai stato aperto un reale tavolo di lavoro. E, puntando verso sud, ad aver bisogno di una riflessione approfondita sarà anche il futuro dei 27 ettari di San Vincenzo destinati inizialmente alla cittadella militare: mentre la Provincia ha avviato l’iter di retrocessione dei terreni ex agricoli, il Comune dovrà capire se sposare l’idea di trasferire in quella zona lo stadio. Senza contare che, dopo gli ultimi passaggi consiliari, Palazzo Thun dovrà tornare ad affrontare il nodo del nuovo lido cittadino, così come il destino del polo fieristico.
Accanto alle molte questioni urbanistiche, il sindaco Andreatta e la sua giunta dovranno, come ogni autunno, tratteggiare i confini della manovra finanziaria 2017, che dovrà approdare in aula tra novembre e dicembre. Portando avanti, allo stesso tempo, tre sfide importanti. La prima, ormai vicina, sarà la «Smart city week», che dal 10 al 15 settembre porterà a Trento esperti internazionali sul tema dell’innovazione (in questi giorni gli ingressi del capoluogo sono stati «segnati» da cartelli che annunciano l’evento). La seconda sfida riguarda la candidatura cittadina a capitale italiana della cultura 2018. Il progetto «Tn 18 oltre le mura» è già stato presentato in primavera, ma l’amministrazione attende con ansia il responso romano, che dovrebbe arrivare non prima della fine dell’anno. Trento, però, ci crede: non a caso, Andreatta ha incluso, nelle sue tappe vacanziere di questi giorni, anche una visita a Matera, capitale europea della cultura. Ultima partita in corso: il bando per la riqualificazione del polo Santa Chiara, che qualche grattacapo alla giunta lo ha già dato. E che dovrebbe culminare a fine novembre con la risposta del ministero.
Sullo sfondo — ma nemmeno poi tanto — rimangono i nodi della maggioranza. Il 24 settembre è in agenda l’annunciato vertice del centrosinistra autonomista cittadino che dovrebbe cercare di appianare le tensioni che agitano la coalizione ormai da troppo tempo. Sul tavolo, in particolare, tornerà il delicato tema del rimpasto di giunta (evocato ma poi mai attuato), così come la questione delle deleghe consiliari, sulle quali più di un gruppo ha ammesso di avere ambizioni.