Predisposizione dei documenti per il rimpatrio, rinnovo del permesso di soggiorno, acquisto di farmaci, sostenimento di spese legali e sanitarie. A tutto ciò sono serviti i 61.607,60 euro spesi dal Comune tra il 2010 e il 2015 per rispondere a tanti piccoli bisogni delle persone in stato di emarginazione sociale, in difficoltà economica, abitativa o sociale.A. Rossi Tonon, "Corriere del Trentino", 27 luglio 2016
I soldi sono stati raccolti attraverso il fondo di solidarietà «Città di Trento», promosso dal Tavolo per la solidarietà responsabile, sul quale vengono raccolte da cinque anni le donazioni dei privati ma anche fondi pubblici.
Dalla sua nascita il fondo ha raccolto 70.846,73 euro, per i quali il Comune ha contribuito direttamente con 2.000 euro nel 2009, 10.000 nel 2010, 19.000 nel 2012 e infine con 14.000 euro nel 2015. Attraverso queste risorse, gli enti che fanno parte del Tavolo della solidarietà, nato nel 2007, hanno potuto mettere in campo 527 interventi di vario tipo, soprattutto a favore di cittadini stranieri.
«Il fondo è uno strumento a disposizione dell’amministrazione comunale per rilanciare la campagna di aiuto responsabile» ha spiegato l’assessora comunale Mariachiara Franzoia, sottolineando come l’obiettivo dell’iniziativa sia quello di «educare contro il gesto dell’elemosina». «Quell’euro o quei cinquanta centesimi — prosegue Franzoia — è meglio donarlo a chi aiuta quelle persone in difficoltà attraverso progetti mirati».
L’obiettivo della raccolta fondi è dunque quello di affrontare il tema dell’accattonaggio non attraverso la repressione, bensì mediante il tentativo di eliminare la sua fonte di alimentazione. Secondo il Comune, il fondo di solidarietà può fornire informazioni utili per programmare in maniera più efficace le linee di intervento dei servizi sociali, mentre il lavoro in rete svolto dal Tavolo dovrebbe permettere di confrontare le esperienze dei suoi componenti e dare indicazioni sulla consistenza numerica del fenomeno dell’accattonaggio nonché sulla provenienza geografica dei soggetti coinvolti.
Il numero di conto corrente su cui effettuare le donazioni è Iban: IT 16L08304 01845 000045356565, intestato alla Cooperativa sociale Villa Sant’Ignazio e la cui causale resta «Progetto fondo di solidarietà Citta di Trento».
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Un conto corrente per raccogliere le offerte di chi decide di fare elemosina in modo diverso, per contribuire a cambiare il domani e non solo l'oggi di chi è in difficoltà: è dal 2010 la proposta del Fondo di solidarietà Città di Trento, promosso dal Tavolo per la solidarietà responsabile, che nasce per aiutare le persone in condizioni di emarginazione sociale, in difficoltà economica, abitativa, sociale e personale che vivono in strada o in sistemazioni di fortuna, per dare risposta a quei bisogni minori, ma non meno importanti, che non sono coperti dagli interventi istituzionali tradizionali e dalle offerte dei servizi socio-assistenziali.
A seguito della fusione della Cassa rurale di Aldeno e Cadine con la Cassa rurale di Trento è cambiato il numero di conto corrente su cui effettuare le donazioni, ma non certo lo spirito di questa iniziativa: affrontare il tema della povertà non da un punto di vista della repressione, ma contrastarlo togliendogli la “terra sotto i piedi”, nella convinzione che l'accattonaggio finirà di esistere solo quando non sarà più alimentato. La promozione di una solidarietà responsabile è la promozione di un pensiero critico, attento e consapevole sull'elemosina che non lasci solo il cittadino di fronte ad una mano tesa ma che possa farlo sentire forte di una rete di realtà attente e impegnate sul territorio che si occupano e preoccupano delle situazioni di difficoltà e fragilità. È questa la strada che trasforma la generosità e la supera. Non più un gesto frettoloso e imbarazzato ma una solidarietà collettiva, piccoli aiuti che messi insieme possono costruire opportunità di cambiamento e speranza concreta.
Il Tavolo della solidarietà, nato nel 2007, è ormai una realtà consolidata sul territorio della città di Trento; si tratta di un gruppo di lavoro che riunisce i soggetti che si occupano di povertà e di emarginazione: Banco alimentare, Caritas, Casa della Giovane, Croce Rossa, Fondazione comunità solidale, Frati Cappuccini, Provincia Autonoma di Trento, Punto d'incontro e Villa S. Ignazio con il coordinamento del Comune di Trento.
Il Fondo di solidarietà, grazie alla propria vicinanza al territorio, fornisce utili indicazioni per programmare in maniera più efficace e tempestiva le future linee di intervento dei servizi sociali, mentre il lavoro in rete permette di confrontare le esperienze e di mettere meglio a fuoco fenomeni quale quello dell’elemosina, dando utili indicazioni sulla sua consistenza numerica e sulla provenienza geografica dei soggetti coinvolti, chiarendo le esperienze che hanno o che possono aver determinato la condizione di emarginazione, i bisogni materiali, le aspettative.
Dal 2010 al 2015 le donazioni effettuate sul conto corrente del fondo di solidarietà responsabile sono state pari a 70.846,73 euro. Il Comune ha contribuito direttamente nel 2009 con i primi 2mila euro, nel 2010 versando al fondo un lascito di 10mila euro, nel 2012 con 19mila euro di cui 4.028.88 derivanti dalla scelta dei cittadini effettuata con il 5 per mille, e infine nel 2015 con 14mila euro.
Dal 2010 al 2015 sono stati spesi 61.607,60 euro per un totale di 527 interventi vari, che riguardano, ad esempio, la predisposizione della documentazione necessaria alle operazioni di rimpatrio o al rinnovo del permesso di soggiorno, l'acquisto di farmaci, il sostenimento di spese legali o sanitarie.
Per chi volesse partecipare all'iniziativa, oltre a segnalare eventuali situazioni di bisogno agli enti che la promuovono, ecco le coordinate per effettuare le donazioni:
conto corrente bancario: IBAN IT 16L08304 01845 000045356565intestato a: Cooperativa sociale Villa S. Ignaziocausale: progetto fondo di solidarietà città di Trento
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