Comune: Pd e Cantiere con Andreatta

Una reazione ambivalente è quella che la sua coalizione riserva ad Andreatta sulle correzioni alle linee programmatiche, in discussione in consiglio tra due settimane. Bozzarelli (Pd) e Tomasi (Cantiere) promuovono l’operato del primo cittadino, anche se il secondo chiede più attenzione alle priorità. Critico Pattini (Patt) che chiede concretezza e parla di «pazienza limitata». Critiche le opposizioni.
M. Romagnoli, "Corriere del Trentino", 16 luglio 2016

 

Un segnale chiaro di un attenzione ai temi prioritari della città. Così il Pd cittadino e i membri di Cantiere democratico leggono la revisione fatta dal sindaco Andreatta delle linee programmatiche di mandato ( Corriere del Trentino di ieri). Rimpasto? «Prima si discuta dei temi e poi, in caso, delle persone» fanno sapere Elisabetta Bozzarelli (Pd) e Renato Tomasi (Cantiere). Ma in coalizione il Patt c’è la pensa diversamente: «Vogliamo i fatti», dice il capogruppo Pattini.

«Trento vuole essere rock, invece è lenta. Il sindaco lo deve capire». A citare Celentano è Alberto Pattini. Che commenta i temi presi in considerazione dal sindaco: «Sono tutte belle cose sulla carta, ma più volte abbiamo criticato il sindaco dicendo che non passa dalle parole ai fatti. Le linee vanno bene, ma non si è prodotto nulla di concreto. Del Prg è un anno che si parla; per quanto riguarda la sburocratizzazione e l’edilizia abitativa siamo la pecora nera del Trentino. Servono tempi biblici per costruire». Pattini parla di un’iniziativa messa in campo dal suo partito: «Si chiama “Trento cambia marcia”, una commissione di lavoro con tecnici del comune e non solo che si occupa di elaborare delle proposte sui temi della sicurezza, della viabilità, del Prg, dello sport e della cultura. Abbiamo già fatto i primi incontri: a settembre saranno pronte diversi ordini del giorno e mozioni da portare in consiglio. Siamo in una coalizione che stenta a procedere, questo è il nostro contributo». «Come gruppo — prosegue — vogliamo i fatti, se ciò non avverrà la nostra pazienza ha un limite. Il rimpasto? Andreatta lo ha promesso a novembre scorso e poi dopo 20 giorni ci ha ripensato».

Di altro avviso è Elisabetta Bozzarelli, coordinatrice cittadina del Pd: «In consiglio discuteremo uno strumento pensato per fare ogni anno un bilancio e un programma aggiornandoci con il trascorrere dei tempi. I temi che tocca sono emersi moltissime volte sui tavoli della discussione: mi riferisco allo sportello per le attività produttive, alla musica giovanile e dal vivo (c’è una delega a un assessore e ciò significa che la giunta punta a risolvere il problema), all’agricoltura. Non posso che essere soddisfatta delle annotazioni che il sindaco Andreatta ha fatto». Prosegue: «Io punterei, per il prossimo anno, sugli spazi della città. Anche dal punto di vista delle relazioni, di una cultura immateriale che si deve sentire assieme». Dei rapporti tesi in coalizione Bozzarelli dice: «Come Pd abbiamo chiesto una riassegnazione delle strategie: prima vengono i temi. Le linee programmatiche sono il primo passo, poi tra luglio e settembre ci saranno dei passaggi sui temi».

«Vanno bene le contestazioni e un rimpasto sui programmi del sindaco, ma non sulle persone — sottolinea invece il vicecapogruppo del Cantiere Renato Tomasi — Si parla tanto di una politica che non costruisce i suoi successori, ora che il sindaco ha fatto una scelta coraggiosa e ha messo due giovani in giunta lo stiamo massacrando: mettiamoli invece alla prova». Le priorità: «Si deve riprendere in mano la famosa delibera sui compensi; deve essere valorizzato l’archivio. Per il turismo auspico una sinergia tra tutte le componenti.