Sessanta pagine, uno slogan, quattro sentieri tematici nel dossier per la candidatura di Trento a Capitale della cultura 2018. Il 31 dicembre 2017 una notte bianca invernale inaugurerà l'anno di eventi e interventi di miglioramento urbano.
Ufficio Stampa Comune di Trento, 13 luglio 2016
Una sigla, un numero: “Tn18”. E' la prima pietra della candidatura di Trento a Capitale italiana della cultura 2018, posata oggi alle 13, in sala Falconetto di palazzo Geremia, dal sindaco Alessandro Andreatta, dal presidente della Provincia Ugo Rossi, dagli assessori alla Cultura Andrea Robol (Comune) e Tiziano Mellarini (Provincia). E ancora dagli sponsor Isa, Itas, De e fondazione Caritro rappresentati dal presidente di Dolomiti Energia Rudy Oss. A testimonianza dell'interesse suscitato dal progetto, erano presenti inoltre Apt, Asis e Trentino Marketing.
“Tn18” è appunto il titolo del dossier consegnato al Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) lo scorso 30 giugno. “Una narrazione appassionata e veritiera dell'identità di Trento in divenire – l'ha definita il sindaco – E' la storia di quel che siamo stati, di quel che siamo e che vogliamo diventare. Trento Capitale italiana della cultura vuole essere una nuova sfida che dovrà coinvolgere tutta la città e l'intero territorio trentino. L'obiettivo non è quello di dare il via a un anno di eventi effimeri e causali, ma di produrre un cambiamento visibile, di lasciare un'eredità duratura di iniziative, di opere pubbliche, di consapevolezza, di coinvolgimento, di visibilità. Se diventassimo Capitale ma non riuscissimo a far crescere la comunità, a seminare qualche dubbio e ad alimentare qualche sogno, allora avremmo davvero fallito”.
“Tn18”, come ha sottolineato il sindaco, è un'impresa collettiva di Trento e di tutto il Trentino. Non poteva mancare dunque all'avvio ufficiale di questo progetto il presidente della Provincia Rossi, che ha assicurato il suo pieno sostegno: “La Provincia farà la propria parte anche dal punto di vista finanziario”, ha dichiarato Rossi. Che poi ha osservato: “Noi candidiamo una città che è già capitale della qualità della vita da molti anni. Dalla nostra parte abbiamo la storia, l'ambiente, abbiamo un territorio straordinario senza cui Trento non sarebbe quello che è. Mi compiaccio poi della collaborazione con i privati, il cui ruolo è fondamentale soprattutto quando si parla di cultura”. Il presidente infine non ha fatto mancare due raccomandazioni: “Auspico che la candidatura di Trento a Capitale della Cultura sia l'occasione per valorizzare l'asse tra il capoluogo e Rovereto e per mettere a fuoco anche il tema di un territorio che sperimenta da anni un autogoverno responsabile, un'autonomia che va fatta conoscere e, in questi anni difficili, va anche difesa”.
I contenuti tecnici del dossier sono stati illustrati da Giovanna Marinelli e Paolo Della Sega di Pt Consulting, la società che si è occupata della stesura. Oltre venti le città che aspirano al titolo, tra cui Palermo, Recanati e Settimo Torinese. La scelta della vincitrice spetterà a sette commissari: un presidente, tre esperti nominati dal Ministero della Cultura, altrettanti dalla Conferenza Stato Regioni.
I contenuti del dossier
“Trento si candida a Capitale italiana della Cultura 2018 con l'intento di mostrare come la cultura, intesa in tutte le sue ampie declinazioni, possa costituire una bussola di rinnovamento delle città e occasione per riaccendere passioni e intraprendenza dei territori”. Così esordisce il dossier “Tn18”: in sessanta pagine, vengono illustrate le ragioni e i contenuti di un progetto che non si limita a delineare un calendario di iniziative in vista del 2018, ma si propone di costruire una città diversa che sappia andare “Oltre le mura”. “Oltre” è infatti la parola chiave di “Tn18”: “Oltre la linea di divisione tra le persone, tra le lingue e le culture, tra saperi, le pratiche e i linguaggi che impediscono comunicazione e relazione”. Ma anche “Oltre i confini amministrativi della città, attraverso osmosi e riverberi verso il territorio prossimale e quelli più distanti”. Iniziative, eventi, interventi di miglioramento urbano, di rigenerazione e di promozione hanno l'ambizione di lasciare un'eredità durevole, nel medio-lungo periodo, anche dopo il 2018.
“Oltre le mura” è dunque la bussola che guida attraverso i quattro sentieri, che prenderanno avvio dalla notte del 31 dicembre del 2017: “Sarà una notte bianca invernale, con i luoghi della cultura aperti e vivi, con spettacoli e narrazioni”. Una di queste, sarà proiettata sulla facciata del Castello del Buonconsiglio, davanti alla platea di piazza Mostra, finalmente liberata dalle auto. All'altro capo del centro storico, in piazza Dante, ad accogliere i visitatori ci sarà Gate capitale: un luogo in cui i visitatori, attraverso un'installazione multimediale, virtuale, in 3D, riusciranno ad avere una percezione immediata e accelerata della città e della sua storia.
Da qui dunque prenderà avvio il fitto programma di eventi, che percorrerà in modo rapsodico i quattro sentieri della mappa: il primo, Confini della storia. Geografie del dialogo, indugerà sull'eredità del Concilio (che sarà attualizzato in un concilio laico delle città a palazzo delle Albere), sulla storia del Simonino e la costruzione del mito del nemico religioso, sulla fine della prima guerra mondiale, sulla costruzione dell'Europa, sulla figura di De Gasperi. Il “segnale” di questo sentiero sarà una sirena nuova, diversa: una sigla di “Tn18”, brevissima, originale, che risuonerà tutti i giorni alle 18.
The social city. Energie insieme è il tema del sentiero numero due. Il suo segnale sarà “un canto lungo dodici mesi” che coinvolgerà la coralità trentina (“Chorus city”) in una serie di grandi eventi musicali. Su questo sentiero si incontreranno iniziative dedicate ai beni comuni, ai giovani, alle smart cities, all'innovazione, per andare oltre, superare le barriere tra individuo e società, rinnovando i valori che hanno ispirato gli usi civici e il movimento cooperativo.
La storia di Trento proiettata sul Castello del Buonconsiglio sarà il segnale del sentiero numero tre, Arti e scienze: indiscipline. Contemporaneamente. Ricerca, università, festival, biblioteche, musica, innovazione e creatività sono i temi e gli attori protagonisti di questo percorso, che unisce iniziative già note ad altre inedite, tutte inserite nella cornice sempre ben riconoscibile di “Tn18”. In questo caso, la barriera da superare è quella tra i linguaggi, tra l'arte e le scienze.
Infine, il sentiero quattro: La cultura oltre la cultura. Aprire il patrimonio, un invito a conoscere la Trento più nascosta in modo inedito. Non a caso il segnale di questo sentiero sarà il “Silver surfer”, una sorta di enciclopedia contemporanea per immagini scritta da ragazze e ragazzi under 19, chiamati a scoprire, vedere e far vedere Trento da nuovi punti di vista.
Redatto dalla società Pts Consulting, il dossier “Tn18” è stato finanziato dagli sponsor, che sono anche partner di questa candidatura: si tratta di Isa, Itas Assicurazione, Dolomiti energia, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. La short list delle dieci città finaliste sarà comunicata dalla commissione giudicatrice a novembre, mentre a gennaio è prevista la proclamazione della vincitrice.
Il programma di avvicinamento a “Tn18” prevede una serie di iniziative di sensibilizzazione locale e nazionale sul progetto, servizi fotografici e, a settembre, un flash mob per ricordare le parole chiave della candidatura. Il 2017 sarà dedicato alla promozione del programma culturale e del calendario degli eventi, in stretta collaborazione con la Provincia autonoma, che ha condiviso e sostiene il progetto, e con Trentino Marketing. Sempre nel 2017, un grande evento di avvicinamento introdurrà alle tematiche di Tn18.