Paolo Serra, capogruppo del Pd, invoca «una discussione ampia, finalizzata non a cedere ai ricatti di qualcuno ma a un programma politico e a un discorso di coinvolgimento».
"Trentino", 3 luglio 2016
La situazione - riflette - è «ingarbugliata e bisogna cercare di capire come uscirne. Partendo da un principio fondamentale: il sindaco ha vinto le elezioni ed è stato legittimato dal popolo.
Ognuno deve fare i propri passi per mettersi in sintonia con gli altri. Dobbiamo capire intanto se Cantiere e Upt sono un solo partito oppure no. Ma anche il Patt ha i suoi problemi e noi i nostri». «Quando avremo appurato che vogliamo portare avanti la legislatura - aggiunge - allora si potrà decidere come coinvolgere le persone sia del consiglio, che delle commissioni che della giunta. Se questo vuol dire intervenire sul programma decidendo delle precedenze di azione o dare qualche delega importante ad alcuni si vedrà».
I nodi sono noti: «Il Prg, con la destinazione del polo espositivo, lo spostamento delle caserme, le nuove collocazioni dello stadio, del lido, il futuro del sedime del Santa Chiara e la mobilità della città; il nuovo ruolo delle circoscrizioni, con i problemi legati alla burocrazia e ai compensi, magari creando un gruppo di lavoro con assessore e presidenti; lo sblocco delle pratiche edilizie con un potenziamento degli uffici».