La nuova Giulia nasce anche a Rovereto

Sono partiti oggi, mercoledì 22 giugno, i lavori per la realizzazione del nuovo stabilimento Mariani a Rovereto. L’azienda, che fa capo al gruppo bresciano OMR, nel compendio “ex Gallox” produrrà componenti meccanici per il mercato automotive. Scongiurato il rischio di trasferimento a Brescia, grazie all’azione decisiva svolta dalla Provincia di Trento e formalizzata nell’intesa siglata il 13 novembre scorso, dopo un intenso lavoro finalizzato a definire i dettagli progettuali dell’intervento e a chiudere gli iter di assegnazione delle opere, gru e scavatori sono ora protagonisti nel grande spazio industriale di via del Garda.
Ufficio Stampa Provincia, 23 giugno 2016

 

 

Alla simbolica consegna del cantiere hanno partecipato il vicepresidente della Provincia di Trento Alessandro Olivi, il presidente di Trentino Sviluppo Flavio Tosi e l’amministratore delegato di Mariani Spa Luciano Manzini, oltre alle ditte interessate. I lavori di adeguamento del sito produttivo saranno a carico di Trentino Sviluppo, per circa 3 milioni di euro, mentre l’azienda investirà 10 milioni di euro in macchinari ed impianti tecnologici, con l’impegno ad assumere altri 50 occupati rispetto agli addetti oggi presenti in Val di Ledro, arrivando quindi a 200 addetti complessivi. Piano di assunzioni per il quale è già stato avviato con Agenzia del lavoro uno specifico percorso di orientamento professionale, preselezione e formazione dei lavoratori. L’installazione dei nuovi macchinari acquistati da Mariani per lo stabilimento di Rovereto inizierà a novembre 2016, mentre entro giugno 2017 dovrebbe concludersi il trasferimento dall’attuale sede in Val di Ledro.
«Finalmente iniziamo, con tempi molto compressi rispetto all’accordo siglato a novembre - ha sottolineato Alessandro Olivi, vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico e lavoro della Provincia autonoma di Trento – resi possibili grazie al lavoro straordinario svolto dall’equipe di Provincia e Trentino Sviluppo. Nasce una nuova fabbrica a Rovereto, che in prospettiva occuperà 200 persone. Un’azienda che opera in un settore in cui stiamo credendo molto, la meccanica, in connessione con le politiche di innovazione che vengono promosse in Polo Meccatronica. Ma soprattutto abbiamo scongiurato il rischio di perdere una componente di manifattura importante, innovativa, internazionale, facendo un’operazione poco appariscente dal punto di vista dell’impatto immediato sull’opinione pubblica ma molto concreta ed efficace».
«Lasciare il Trentino, per chi come me ha fondato e costruito fisicamente la Mariani in Val di Ledro nel 1988 - ha sottolineato Luciano Manzini, amministratore delegato di Mariani Spa - sarebbe stata una sconfitta. Avrebbe significato perdere gran parte di quel patrimonio di conoscenze e di professionalità costruito con fatica negli anni. Oggi si apre invece un progetto nuovo, si pone la prima pietra di questa nuova fabbrica che per il gruppo OMR rappresenta un tassello molto importante. Siamo a Rovereto, vicini al Polo Meccatronica e ad un importante nostro cliente di caratura internazionale, con spazi idonei per crescere verso obiettivi che nel medio termine sono molto ambiziosi. A dimostrazione che quando il pubblico si intende con il privato in maniera così concreta le cose non possono che andar bene».
«Come Trentino Sviluppo – ha ricordato il presidente Flavio Tosi - avevamo davanti tre grandi sfide. La prima era quella di trattenere Mariani sul territorio provinciale e ci siamo riusciti. La seconda era di avviare i lavori in tempi molto sfidanti, coniugando il rigore delle regole del pubblico con la rapidità e l’efficacia del privato, ed oggi dimostriamo di aver saputo vincere anche questa partita, grazie al grande sforzo e alla competenza della nostra struttura. La terza sfida, che va affrontata assieme alle aziende, è quella di far sì che Polo Meccatronica rappresenti un’opportunità di crescita per il territorio. Con lo sviluppo di Mariani in questo nuovo stabilimento, acquisito al patrimonio pubblico a seguito di una precedente crisi industriale, poniamo solide basi per vincere assieme anche questa partita».
Considerati i tempi molto stretti concordati con Mariani, condizione imprescindibile che ha fatto decidere al gruppo industriale di investire in Trentino anziché presso la sede di OMR a Rezzato, in provincia di Brescia, la task force coordinata da Trentino Sviluppo e composta anche da personale di Provincia e Agenzia provinciale appalti e contratti (Apac) ha messo a punto un piano di intervento che prevede il recupero e la riqualificazione edilizia sui 20 mila metri quadrati degli immobili esistenti e l’ampliamento del sito produttivo con la realizzazione di un nuovo corpo produttivo di circa 4.500 metri quadrati.
Diverse le fasi in si articolano i lavori, con l’obiettivo di mettere a disposizione di Mariani i primi 5.000 metri quadrati di capannoni ristrutturati, un quarto della superficie totale, entro novembre 2016, così da consentire il montaggio e la messa in funzione dei primi sette nuovi macchinari acquistati dall’azienda per potenziare le proprie produzioni. A quel punto inizierà il progressivo trasferimento delle linee attualmente in funzione in Val di Ledro, e dei lavoratori occupati, processo che dovrebbe concludersi entro giugno 2017.
I lavori consegnati oggi da Trentino Sviluppo riguardano un primo lotto, affidato alla ditta Festi Lattonerie Srl di Calliano, per un importo di 174 mila euro, che consentirà entro 45 giorni la sostituzione di parte della copertura del compendio industriale con pannelli in lamiera di acciaio coibentato.
Con un secondo lotto di manutenzione straordinaria - i cui lavori sono stati consegnati sempre oggi alla ditta Inco Srl di Pergine per un importo di 855 mila euro e tempi di realizzazione stimati in 4 mesi - si andranno a sostituire gli attuali serramenti in policarbonato, a demolire parte delle pareti divisorie all'interno del capannone, a realizzare i locali tecnici, il blocco servizi igienici, le fosse armate per l’alloggio delle macchine ed i lavori di adeguamento alla normativa antincendio.
Saranno invece oggetto di un terzo lotto, ancora in fase di progettazione da parte del team tecnico di Trentino Sviluppo, i lavori di ampliamento del sito produttivo per una porzione di circa 4.500 metri quadrati coperti. L’importo indicativo dei lavori sarà di circa 1,9 milioni di euro e la gara d’appalto sarà presto emessa da Apac. Infine si procederà alla manutenzione della palazzina servizi e alle sistemazioni esterne.
Per accelerare la piena operatività di Mariani nel nuovo stabilimento di Rovereto, Trentino Sviluppo ha messo a disposizione dell’azienda un altro immobile di sua proprietà di circa 5 mila metri quadrati, a poche centinaia di metri di distanza, che servirà come base logistica per il periodo in cui l’ex compendio Gallox sarà oggetto dei lavori di ristrutturazione.
Grazie alla disponibilità della prima porzione di immobili ristrutturati, il graduale trasferimento di Mariani dalla Val di Ledro a Rovereto potrà quindi iniziare già tra novembre e dicembre prossimi.
Proseguono nel frattempo i colloqui dell’azienda per le nuove assunzioni, grazie anche ad un percorso condiviso con l’Agenzia del Lavoro della Provincia autonoma di Trento ed il supporto del Centro per l’impiego di Rovereto che ha attivato un servizio mirato di orientamento professionale, preselezione e di formazione dei lavoratori. Ad oggi sono 103 i lavoratori convocati a colloquio di preselezione, tra cui 36 ex dipendenti Gallox in mobilità e 20 lavoratori in mobilità provenienti da altre aziende della zona, compresa Ariston. Il 23 maggio è partito anche un apposito corso di formazione per operatore di macchine a controllo numerico, organizzato dell’Area formazione e sviluppo dell’occupazione dell’Agenzia del lavoro, al quale partecipano 17 lavoratori.
A trasferimento completato e con la produzione a regime, ovvero con la messa in funzione di nuove linee produttive per l’acquisto delle quali Mariani investirà oltre 10 milioni di euro, nel nuovo stabilimento di Rovereto lavoreranno 200 persone, impegnate in lavorazioni meccaniche di precisione per componenti automotive e off-highway (veicoli fuori strada).
Rilevante sarà a quel punto anche la partnership con Polo Meccatronica, che prevede la condivisione di una serie di strategie di carattere promozionale e di attrazione d’aziende, ma anche iniziative per la formazione del personale specializzato nel settore della meccanica e della meccatronica, con il coinvolgimento degli istituti superiori, della formazione professionale e dell’Università di Trento. (