Jo Cox: lotteremo con amore
Jo Cox era una deputata laburista inglese. Laureata a Cambridge, mamma di due bambini, da sempre impegnata nell’attuazione di politiche a favore dei più deboli: giustizia sociale, accoglienza dei migranti, lotta anti-schiavitù, pari opportunità per le donne.
Michele Nicoletti, 17 giugno 2016
Un fanatico neonazista l’ha assassinata al grido di “Britain first” : “prima la Gran Bretagna”. “Prima” in questo caso non vuol dire solo “prima dell’Europa” ma anche “prima del rispetto, prima della pace, prima della vita umana”. Insomma un’idea politica che vale più di ogni altra cosa e che va affermata ad ogni costo, con ogni mezzo, calpestando ogni altro valore.
Che la politica potesse trasformarsi in questa aberrazione totalitaria e feroce che sparge morte intorno a sé, lo abbiamo già sperimentato in molti momenti e luoghi e ultimamente sta crescendo intorno a noi. Ecco perché bisogna studiare libri
sbagliati come il “Mein Kampf” di Hitler, ma non bisogna distribuirli con i quotidiani. Si distribuiscano piuttosto i volantini della Weisse Rose o “La forza di amare” di Martin Luther King. Combattere l’odio sta diventando l’impegno più urgente.
Qui una bella petizione lanciata da Avaaz.org per onorare la memoria di Jo: “Jo, noi ci impegniamo a onorare la tua vita meravigliosa al servizio dell’umanità, a innalzare la bandiera dell’amore e a portarla nelle nostre case, nelle nostre comunità, nei nostri Paesi e nel nostro mondo. I tuoi bambini non cresceranno conoscendo un mondo più oscuro. L’odio che ha portato via la tua vita non trionferà. Noi lotteremo, con amore e per amore, per il mondo che noi tutti vogliamo”.
La situazione in Libia
Mercoledì sono intervenuto in Aula in occasione delle interrogazioni a risposta immediata sulle prospettive per il rafforzamento del processo di stabilizzazione e pacificazione della Libia.
Nel mio intervento ho sottolineato come gli sviluppi politici e militari della crisi libica dimostrino la bontà della linea assunta dal Governo e dal parlamento italiano, in particolare la decisione di puntare su una soluzione politica dei conflitti che rifugga da ogni interventismo militare, di costruire un consenso internazionale con i Paesi confinanti, ma anche con i grandi attori, ivi compresa la Russia, di sostenere il Governo Sarraj e di mantenere l'unità nazionale e l'integrità territoriale del Paese con una politica di inclusione della pluralità.
Al Governo abbiamo chiesto se conferma queste impressioni positive, quali prospettive di sviluppo ci siano e quale ruolo per il nostro Paese
Il Ministro ha ribadito che in questi sei mesi, dalla svolta diplomatica che c'è stata nel mese di dicembre con la Conferenza di Roma e dai successivi accordi di Skhirat in Marocco, sono stati fatti alcuni passi avanti: il Governo si è insediato a Tripoli oltre due mesi fa e sta gradualmente prendendo controllo dei Ministeri e di alcune porzioni del territorio libico. Molto incoraggiante è inoltre il fatto che le forze governative stiano ottenendo dei successi significativi nella lotta contro Daesh nell'area di Sirte.
Infine è molto importante che si stia costituendo una guardia presidenziale e che tra i Ministeri libici e l'Italia si siano avviate diverse forme di collaborazione anche per venire incontro alle difficoltà economiche che stanno investendo il Paese.
Restano ancora molti sforzi da fare, in particolare quello di cercare di trovare un'intesa con le forze che si riconoscono nell'est della Libia nella leadership del generale Haftar, che se riconoscesse l'autorità politica del Governo Sarraj potrebbe svolgere un ruolo importante insieme ad altri sul piano militare.
L'Italia è oggi impegnata a moltiplicare i rapporti bilaterali con la Libia, a sostenere il processo diplomatico sul piano internazionale e a trovare un'intesa che consenta di riconoscere l'autorità politica del Governo Sarraj con l'obiettivo di garantire stabilità al Paese e di affrontare positivamente alcuni grandi problemi, tra cui la crisi migratoria.
Lotta allo sfruttamento sessuale
Ho sottoscritto la proposta di legge dell'On. Bini sulla regolamentazione e la lotta contro lo sfruttamento della prostituzione.
Il ddl ha lo scopo di contrastare efficacemente il fenomeno della prostituzione e della tratta di persone ai fini dello sfruttamento sessuale. Essa introduce il reato di acquisto di servizi sessuali mirando ad eliminare la prostituzione in quanto fattore che alimenta la tratta di esseri umani e viola la dignità delle donne. Tale proposta di legge interviene quindi sulla domanda, ovvero sui "clienti" secondo il modello svedese, che sta dando risultati assai più positivi del modello della legalizzazione in vigore in altri Paesi.
Qui trovate il testo del ddl.
Sosteniamo il PD al ballottaggio
Nella nostra Provincia non si vota, ma ognuno di noi ha amici o conoscenti nelle città in cui domenica si va al ballottaggio: Torino, Roma, Milano, Bologna e molte altre città hanno candidati sostenuti dal Pd che meritano tutto il nostro impegno.