Nascono le fattorie sociali: approvato in II Commissione il disegno di legge di Manica

La II Commissione presieduta oggi da Filippo Degasperi del Movimento 5 stelle in sostituzione di Luca Giuliani del Patt, ha approvato stamane il disegno di legge 50 proposto dal capogruppo del Pd Alessio Manica e sottoscritto anche da Chiara Avanzo del Patt, che detta “norme in materia di agricoltura sociale”.
Ufficio Stampa Consiglio provinciale, 16 giugno 2016

 

Il provvedimento, approvato con tre voti di astensione espressi da Fasanelli del Gruppo misto, Degasperi del M5s e Zanon di Progetto Trentino, promuove l’avvio di “fattorie sociali” premiando le aziende o le cooperative agricole che decideranno di offrire anche servizi come gli “agrinidi” o permettano l'inserimento lavorativo di persone con disabilità e difficoltà. Manica ha condiviso con l’assessore Dallapiccola l’idea di trasformare il testo originario del ddl in un pacchetto di modifiche della legge provinciale sull'agriturismo del 2001, emendata per questo in vari punti. Con l'approvazione di oggi in II Commissione, il testo potrà essere discusso dal Consiglio provinciale in aula nella seduta del 12 luglio.

Il consigliere del Pd ha ricordato di aver presentato il ddl nel 2014, ma che poi l’esame in Commissione era stato sospeso in attesa dei decreti attuativi della nuova legge nazionale dedicata allo stesso tema nel 2015. Decreti attuativi che però non sono arrivati, per cui il ddl ha ripreso il suo iter recependo le novità introdotte dalla normativa nazionale.

La II Commissione ha poi espresso all’unanimità un parere favorevole alla delibera proposta dalla Giunta con l’assessore Olivi con cui vengono individuati gli ambiti associativi per l'esercizio in forma associata da parte dei Comuni delle attività tecniche e amministrative attinenti alla gestione delle cave di porfido.

 

All’agricoltura sociale anche i beni confiscati alla criminalità.

 

Quanto ai contenuti, Manica ha spiegato che il ddl offre all’agricoltura la possibilità di diversificare le attività permettendo ad aziende o cooperative agricole di ospitare “agrinidi” o inserimenti lavorativi di persone disabili o con disagi che avranno così un’occupazione. In tal modo anche piccole realtà produttive del settore primario, assumendo il profilo di “fattorie sociali” potranno aggiungere attività integrative del reddito. Da questo punto di vista il ddl prevede un sostegno pubblico anche a cooperative sociali che si dedichino in prevalenza all’attività agricola. E introduce un logo per dare visibilità e riconoscibilità ai prodotti che da queste attività di agricoltura sociale potranno nascere. La normativa introduce anche appositi incentivi alle mense che utilizzino prodotti provenienti da attività di agricoltura sociale, e consente la concessione alle fattorie sociali di beni di proprietà provinciale sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

Dal canto suo l'assessore Dallapiccola ha precisato che dal punto di vista urbanistico il disegno di legge prevede un “saldo edilizio zero” perché per la nascita delle fattorie sociali è previsto solo il recupero di patrimonio edilizio esistente.

Il recepimento del ddl nella legge provinciale sull'agriturismo cambia anche il titolo della normativa, che diventa “Disciplina dell'agriturismo, dell'agricoltura sociale, delle strade del vino, delle strade dei sapori, della strada dei fiori, del pescaturismo e dell'ittiturismo”.

 

Fasanelli protesta per l’impossibilità di valutare gli emendamenti.

 

Fasanelli del Gruppo misto ha spiegato il proprio voto di astensione per l'impossibilità di comprendere il contenuto dei numerosi emendamenti presentati oggi senza permettere ai consiglieri di approfondire le modifiche della legge provinciale. In questo modo per il consigliere si vanifica il ruolo delle Commissioni.

Favorevole invece De Godenz dell'Upt, per il collegamento del settore agricolo con la sfera “sociale” e la previsione del “maso didattico”, termine inserito al posto di “fattoria didattica” che valorizza maggiormente l'offerta del nostro territorio provinciale. Per Borgonovo Re (Pd) sarebbe opportuno prevedere la locuzione “maso sociale” al posto di “fattoria sociale”. Modifica che se sarà presentata con un emendamento in aula troverà d’accordo l'assessore Dallapiccola.