Il sindaco, il presidente Itas insieme a Pts Consulting hanno presentato la squadra al lavoro per la candidatura. Il grazie di Andreatta agli sponsor. Di Benedetto: “Apprezziamo il coraggio dell'Amministrazione di mettersi in gioco”. “Gareggiamo per vincere”. L'hanno detto in tanti, ieri mattina, nella sala Falconetto di Palazzo Geremia, alla conferenza stampa che, di fatto, ha segnato l'avvio ufficiale della corsa della città di Trento verso la candidatura a Capitale italiana della Cultura 2018.
Ufficio Stampa Comune di Trento, 16 giugno 2016
Si tratterà di una competizione serrata con altri agguerritissimi concorrenti. E di una lotta contro il tempo, visto che il dossier della candidatura dovrà essere pronto entro il 30 giugno, la short list delle dieci città finaliste sarà comunicata dalla commissione giudicatrice a novembre, mentre a gennaio è prevista la proclamazione della vincitrice.
Oggi, in sala Falconetto, sono stati presentati i partner di questa impresa. Non solo l'Amministrazione comunale, dunque, rappresentata dal sindaco Alessandro Andreatta e dall'assessore comunale alla Cultura Andrea Robol. Ma anche gli sponsor – Isa, Itas Assicurazione, Dolomiti energia, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto – rappresentati dal presidente di Itas Mutua Giovanni Di Benedetto. E la società Pts Consulting, presente con Giovanna Marinelli e con il professor Lucio Argano, che stanno già lavorando a pieno ritmo al dossier da presentare al Ministero della Cultura a fine mese.
“Per presentare questa candidatura non dobbiamo inventarci nulla – ha spiegato il sindaco – Trento non è solo una città storica, romana, medievale, del Concilio, non è solo città d'arte e dunque città turistica. Trento è città universitaria e dei centri di ricerca, è città delle biblioteche: ne abbiamo inaugurate due lo scorso autunno, il Vigilianum e la biblioteca giovanile, a breve arriverà anche la nuova biblioteca universitaria. Trento è città dei teatri, dei musei, dei festival. Abbiamo aderito dunque con convinzione a questo progetto, sapendo che abbiamo molto da esprimere anche se qualche volta facciamo fatica a raccontarlo. E siamo felici di avere dalla nostra parte sponsor di così grande valore: si tratta infatti di soggetti fortemente territoriali, radicati nella città, che si impegnano da sempre nella cultura, per l'innovazione sociale, per i giovani. Credo che anche la scelta di farci affiancare da Pts Consulting sia azzeccata: si tratta infatti di una società che non solo ha l'esperienza necessaria in queste occasioni, ma ha anche l'occhio esterno utile a cogliere tutti quegli aspetti che possono valorizzarci. Sia chiaro: noi gareggiamo per vincere”.
Prima del sindaco, il presidente di Itas Mutua Di Benedetto, a nome anche degli altri sponsor, ha così spiegato la scelta di sostenere la candidatura: “Abbiamo apprezzato il coraggio dell'Amministrazione comunale di mettersi in gioco. Abbiamo coscienza delle carte che Trento ha da giocare, delle sue potenzialità, alcune note, alcune meno. Noi siamo sempre stati a fianco della pubblica amministrazione perché nella nostra carta d'identità c'è l'impegno a proiettare sul territorio il ruolo sociale dell'azienda”. Di Benedetto ha poi ricordato che, rispetto ad altre città, Trento nel 2018 ha due frecce importanti al suo arco: “Tra due anni festeggiamo i cent'anni dalla fine della prima guerra mondiale e un secolo di Trento italiana. Non mi sembra un elemento da sottovalutare”.
In questi giorni, come hanno spiegato Argano e Marinelli, la Pts Consulting sta “ascoltando” la città: protagonisti della vita economica, culturale e sociale vengono interpellati per comporre il puzzle quanto mai complesso di questa candidatura. “I tempi sono strettissimi – ha spiegato Marinelli – ma siamo fortemente aiutati dal fatto che Trento si è dotata negli anni di svariati piani strategici, frutto di altrettanti processi di ascolto e di coinvolgimento. Ora non resta che mettere a sistema quanto raccolto e quando stiamo raccogliendo in questi giorni”.