Per ora a sostegno del sì al referendum costituzionale c’è una pagina Facebook aperta il 20 maggio: «Il Trentino che dice sì». Promotori Lorenzo Borga, giovane candidato nelle liste per Italo Gilmozzi di Trento al congresso Pd, e Gabriel Echeverria. A ieri aveva totalizzato 90 «mi piace».
"Trentino", 24 maggio 2016
«Siamo partiti in modo spontaneo - spiega Echeverria - con l’obiettivo di fare il passo successivo e costituire un comitato per il sì il più possibile aperto alla società civile e non solo a iscritti e simpatizzanti del Pd». Elisa Filippi, renziana e capolista della lista per Gilmozzi a Rovereto, spiega che nella riunione della scorsa settimana a Roma dedicata alla compagna referendaria, «la priorità è stata data alla raccolta delle 500 mila firme a sostegno del referendum, che vanno raccolte entro il 20 giugno». «Non si vuole fare un comitato unico del partito che organizza, la mobilitazione dev’essere il più possibile diffusa. La riforma non è del Pd, l’obiettivo sarà dar vita a molti comitati e se possibile mescolare persone di provenienza diversa. Non so ancora come ci si organizzerà in Trentino, il Pd ha il congresso, penso che si convocherà una riunione di tutti i dirigenti per decidere insieme. Vedo un po’ di fermento anche da parte di gente che non ha la tessera di partito».
La raccolta firme partita nei giorni scorsi ha creato qualche tensione con l’altra candidata, Elisabetta Bozzarelli, che ha detto di aver sollecitato il Pd a muoversi unitariamente come partito e ha lamentato che invece i gilmozziani si sono mossi da soli. Sergio Barbacovi, ancora per qualche giorno segretario del Pd, ha parlato con i vertici nazionali: «La linea è che prima si conclude il congresso, poi costituiremo un comitato per il sì come partito. Non si tratta di perdere tempo, ma di partire appena ci sarà il nuovo segretario».