«Sono convinto che parteciperanno alle primarie di domenica molto più di tremila persone». Il senatore Giorgio Tonini non è tra i dem che temono un’affluenza flop ed è convinto che le stime che circolano nell’entourage di entrambi i candidati (Corriere del Trentino di domenica) si riveleranno inferiori alla reale partecipazione.A. Papayannidis, "Corriere del Trentino", 24 maggio 2016
«I timori sono sempre fondati — dice Tonini — e ci aspettiamo un po’ meno gente rispetto alle primarie che hanno attratto l’elettorato su grandi questioni nazionali, ma credo e spero che avremo una partecipazione solida». Tonini è sostenitore di Italo Gilmozzi, ma analogo appello al voto viene espresso da Bruno Dorigatti, presidente del Consiglio provinciale e sostenitore di Elisabetta Bozzarelli: «Il mio è un appello a partecipare e a scrivere una pagina di democrazia, di gusto per la politica che non viene demandata ad altri».
Tonini è convinto che vi siano «almeno tre motivi per partecipare alle primarie» e li lega anche al sostegno a Gilmozzi: «Il Trentino — spiega il senatore — non può non sentirsi parte del cambiamento che sta investendo l’Italia a partire dalle riforme costituzionali. Ma siamo dentro al dibattito nazionale anche per quanto riguarda la vicenda dei confini al Brennero, della crisi economica, delle grandi infrastrutture. Il secondo punto riguarda la necessità di rilanciare la coalizione di centrosinistra autonomista. E poi va rafforzato il partito, nelle valli ma anche nelle città, dove non si può dare nulla per scontato».
Dorigatti considera importante «lo sforzo profuso da Elisabetta Bozzarelli e dal suo gruppo, che è in grado di dare una prospettiva politica al Trentino. Anche le elezioni in Austria testimoniano che siamo in una fase di cambiamento, c’è un’Europa che sta cambiando. Si tratta di un processo che ha bisogno della partecipazione di tutti».
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