I big del Pd, assessori e consiglieri provinciali, sono pronti a trainare Italo Gilmozzi verso la segreteria del Pd trentino. A sfidare l’assessore comunale di Trento sarà, il 29 maggio, Elisabetta Bozzarelli, consigliera comunale e segretaria cittadina.C. Bert, "Trentino", 9 maggi0 2016
Ma si sa, i grossi nomi spesso non sono facili da gestire, neanche quando si tratta di stilare le liste per il congresso collegate ai candidati segretari e divise su sei collegi: Trento (18 seggi), Vallagarina (12), Alto Garda (6), Valsugana-Fiemme-Fassa-Primiero (12), Rotaliana-valli di Non e Sole (9), Giudicarie-Rendena-Basso Chiese (6). Questa volta, diversamente dalle altre, si voterà senza preferenze, con liste bloccate - come nel resto d’Italia - e dunque in assemblea si entrerà in ordine di lista. I termini per presentare le candidature scadono domani alle 17.
Ressa nel capoluogo. Gilmozzi, che parte nettamente favorito, deve sciogliere innanzitutto il nodo di Trento. Il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi, un po’ a sorpresa, ha chiesto di essere capolista nel capoluogo, una piazza che naturalmente ha una valenza in più per un partito di opinione come il Pd. Olivi, che avrebbe voluto fare il segretario se lo statuto non gli avesse imposto di dimettersi dalla giunta, ha sempre ripetuto in questi mesi di voler giocare un ruolo da protagonista e vuole guidare la lista di Trento, anche se i maligni leggono la sua mossa come la volontà di evitare la sua piazza, Rovereto. Il problema è che su Trento gravitano anche l’assessora Sara Ferrari, così come i consiglieri provinciali Donata Borgonovo Re, anche lei decisa ad avere un ruolo di primo piano, Lucia Maestri, Mattia Civico, e pure l’assessore comunale Andrea Robol. Ha meno problemi Luca Zeni in Valsugana, dove per altro è già stato deciso che capolista sarà Giacomo Pasquazzo, giovane sindaco di Ivano Fracena. Chi mettere davanti e chi dietro? Per dipanare la matassa l’opzione al vaglio è di distribuire i big su tutti i collegi, evitando di metterli capilista ma inserendoli alle spalle di un giovane. Una soluzione che servirebbe anche ad allontanare l’immagine degli amministratori provinciali che «occupano» il partito.
A Trento una lista di giovani. A sostegno di Gilmozzi a Trento sarà quasi sicuramente in campo anche una lista di giovani, che vede tra i promotori Kristofor Ceco e Lorenzo Borga. Ancora in dubbio la candidatura del presidente dell’Arci Andrea La Malfa. In Vallagarina Gilmozzi può contare su altri appoggi di peso, come Elisa Filippi (candidata alla segreteria nel 2014, dove arrivò prima alle primarie), gli ex assessori comunali di Rovereto Luisa Filippi e Fabrizio Gerola e il sindaco di Mori Stefano Barozzi. In Rotaliana ci sono la sindaca di San Michele Clelia Sandri, in val di Non il segretario uscente Sergio Barbacovi, in Valsugana la vicesindaco di Levico Laura Fraizingher. Nelle Giudicarie vuole esserci Gigi Olivieri, fresco di nomina nel cda A22, ma non sarà capolista. Bozzarelli: «Rinuncio ai big». La sfidante, la trentenne Bozzarelli, per le sue liste ha fatto un ragionamento diverso.
C’è chi dice giocoforza, visto che di big dalla sua parte ne ha molti meno: a livello provinciale il capogruppo Alessio Manica, il presidente del consiglio Bruno Dorigatti e l’assessora regionale Violetta Plotegher, a Rovereto l’ex sindaco Andrea Miorandi e Roberto Pinter. «Abbiamo deciso insieme, come gruppo, di non candidare nessun big perché il Pd possa essere quello che è stato, non solo il partito degli amministratori provinciali, ma un partito che libera energie nuove e entusiasmo e che si riconnette con il territorio», spiega la segretaria cittadina. «Assessori e consiglieri provinciali tra l’altro sono invitati permanenti in assemblea ma non si sono visti quasi mai», è la stoccata di Bozzarelli. «La gran parte dei nostri candidati sono giovani, ma non sono persone tirate fuori dal cilindro». Nel suo caso i capilista ci sono già. A Trento sarà Tommaso Iori, già consigliere comunale e presidente della Uisp: in lista Cristina Frassoni, Paolo Bisesti, Chiara Serbini, Filomena Chilà, Filippo a Beccara, Francesco Mazzeo e lo storico presidente della c ircoscrizione Centro storico Melchiore Redolfi. In Vallagarina capolista l’assessora di Mori Patrizia Caproni, poi su Rovereto Arianna Miorandi, Nicola Simoncelli, Rachele Lorandi, Giulia Fiorini, Egon Angeli, Dante Dossi (Brentonico). In Alto Garda guida Silvia Betta (consigliera a Riva), con Cristina Bonora, Alessandro Fedrigotti (Ledro), Sergio Poli (Dro). In Rotaliana capolista il vicesindaco di Lavis Luca Paolazzi, poi Carmen Noldin (assessora in comunità Val di Non), Rudi Chisté, Marco Pavanelli, Alessandro Branz, Roshanthi Nicolò. In Valsugana c’è la vicesindaca di Caldonazzo Elisabetta Wolf, con Vera Rossi (Cembra), Sergio Frassinelli (Primiero), Franco Giacobbo (Tesino), Luca Donazzolo (Fiemme Fassa). Nelle Giudicarie di Olivieri capolista il ventenne Amedeo Mazzocchi: ci saranno anche l’ex segretario Felice Ducoli e Vittorio Calfa (Anpi).
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