Provincia, operazione verità sui conti

È previsto per oggi il secondo round del confronto all'interno della maggioranza di centrosinistra autonomista con il presidente della Provincia, Ugo Rossi, per cercare il modo di portare a termine una legislatura traballante e con i nervi a fior di pelle. Il coordinamento del Pd ha deciso di presentare un documento politico, che sarà elaborato dal gruppo consiliare, con le sue priorità: il tema principale, che chiederà che venga affrontato, è quello che riguarda le risorse finanziarie a disposizione della Provincia oggi e nei prossimi anni.
"L'Adige", 26 aprile 2016

 


Venerdì scorso il presidente Rossi ha riunito i segretari di partito e i capigruppo provinciali di Pd, Patt, Upt e Ual e ha fatto le sue proposte per ritrovare compattezza e slancio. Rossi ha promesso soprattutto maggiore collegialità nelle scelte e l'elaborazione di un nuovo patto politico di legislatura.
Oggi, il confronto sarà allargato a tutti i consiglieri di maggioranza e anche alle forze politiche della coalizione, che non fanno parte del consiglio provinciale.
Il coordinamento del Partito democratico del Trentino venerdì scorso, dopo il vertice con Rossi, si era ritrovato con il segretario Sergio Barbacovi per discutere su come presentarsi a questo secondo incontro e che sollecitazioni offrire al governatore e al resto della maggioranza.
Il coordinamento del Pd ha deciso di presentare un documento politico, che sarà elaborato dal gruppo consiliare, con le sue priorità: il tema principale, che chiederà che venga affrontato, è quello che riguarda le risorse finanziarie a disposizione della Provincia oggi e nei prossimi anni.
In sostanza, il Partito democratico vuole promuovere una sorta di «operazione verità» sulle risorse effettivamente a disposizione del bilancio provinciale, i vincoli, il debito reale di oggi e la sua evoluzione, nonché il «peso» delle società di sistema del gruppo Provincia, oggetto di una non ancora definita e concordata razionalizzazione.
È stata incaricata la consigliera provinciale Donata Borgonovo Re di elaborare i punti del documento che oggi saranno prima discussi nel gruppo del Pd e poi verranno portati al confronto con il presidente Rossi e il resto della maggioranza in quello che tutto sanno essere solo il primo di una serie di appuntamenti di coalizioni per aggiustare il tiro di una legislatura partita male.
All'incontro di maggioranza di oggi non ci sarà il deputato dell'Upt, Lorenzo Dellai, il quale però su quello che a suo dire servirebbe al centrosinistra autonomista per riprendere la marcia senza continui intoppi ha le sue idee e non sembra soddisfatto dall'analisi e dalle proposte offerte dal presidente Rossi nella prima riunione di venerdì scorso. «Leggo che tutto è felicemente risolto - commenta Dellai - le mie valutazioni sulla coalizione le ho espresse da ultimo nel mio fondo di venerdì scorso sull'Adige e non mi pare che costituiscano esattamente l'agenda in discussione».
Dellai, nell'intervento con parlava dei passi da lui ritenuti necessari per la riforma dello Statuto di autonomia, sottolineava: «Serve che ci diamo subito una piattaforma culturale e politica capace di orientare e sostenere un simile difficile percorso». E chiosava: «Questo è l'unico vero terreno sul quale - più che sulle ardite composizioni di sottogoverno o sulle dispute fuori tempo per il comando - il centro sinistra autonomista può reinventare se stesso, recuperando unità e visione di prospettiva».
La critica dell'ex governatore è rivolta dunque non solo al suo successore ma anche al Pd e al vicepresidente della Provincia, Alessandro Olivi, per la sua continua rivendicazione della leadership per il Partito democratico e per lo scontro con Rossi sulla presidenza di Autobrennero spa.
«La staffetta all'A22 - sostiene infatti Dellai - mi sembra una soluzione bizzarra. Oltre tutto Bolzano non cederà nessuna delega dell'amministratore delegato. E per la società temo sia giusto. Forse non si è pienamente consapevoli della delicatezza di questa fase della società se si fanno congetture così curiose e ardite sulla governance».