La riunione di maggioranza, fissata per martedì, e l'assemblea di Autobrennero del 28 aprile, per la nomina del nuovo Cda e del presidente della società, sono gli appuntamenti «chiave», che hanno spinto il governatore Ugo Rossi a cancellare il suo viaggio in Australia, sia per cercare di rimettere in sesto la barca della coalizione e del governo provinciale, che per presidiare le dinamiche interne ai soci di A22, a fronte delle aspettative del Partito democratico, non del tutto coincidenti con l'accordo a due stretto tra lui e il presidente altoatesino Arno Kompatscher.
L. Patruno, "L'Adige", 24 aprile 2016
Dopo il primo incontro di maggioranza di venerdì scorso, riservato a segretari e capigruppo, nel quale Rossi ha illustrato la sua proposta di nuovo patto politico di coalizione per la legislatura, il vicepresidente Alessandro Olivi (Pd), accusato di pensare più alla leadership del 2018 invece che alle cose che contano e da fare ora, commenta così la proposta di Rossi: «Va bene fissare i punti di partenza di un percorso, ma alla maggioranza serve stabilire le priorità in termini di azione di governo con un'elaborazione di un'idea del Trentino che vada non solo fino al 2018 ma ben oltre». Insomma, per Olivi (nella foto) c'è ancora il rischio di continuare con un'azione priva di un disegno complessivo.
Allo stesso modo il vicepresidente Olivi tiene il punto sulla gestione dell'Autobrennero, di cui il Partito democratico vuole modificare l'assetto di governo, oggi sostanzialmente affidato all'amministratore delegato Walter Pardatscher, che la Provincia di Bolzano rivendica di confermare al suo posto nel pieno dei suoi poteri, e un presidente (trentino) con ruolo di rappresentanza della società, ma non operativo.
Il vicepresidente Olivi punta a una nuova governance con un potere distribuito nel «comitato esecutivo», quindi non solo tra amministratore delegato e presidente, ruolo quest'ultimo destinato ad essere spartito - per mezzo mandato ciascuno - tra Andrea Girardi (voluto dal Patt) e Luigi Olivieri (voluto dal Pd). «La nostra proposta - sostiene l'assessore del Pd - è quella di dare più competenze di ordine strategico al comitato esecutivo. E su questa prospettiva sono sempre stato in collegamento con il ministro Delrio». «La presidenza trentina - insiste Olivi - non può essere svuotata di reali poteri decisionali, ma deve essere in prima linea per interloquire con il territorio, le istituzioni locali, il governo. Per questo una maggiore collegialità sarà un punto di forza».