A Strasburgo

In occasione della sessione plenaria dell'Assembea parlamentare del Consiglio d'Europa tra gli altri sono intervenuti la la Ministra per le riforme e i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi e il Presidente federale austriaco Heinz Fischer, con i quali ho avuto modo di confrontarmi rispetto ad alcuni temi  che come Gruppo socialista riteniamo molto importanti.
Michele Nicoletti, 22 aprile 2016

 

L'intervento della Ministra Boschi

Giovedì mattina, in occasione del dibattito sulla partecipazione femminile alla vita politica e istituzionale, è intervenuta in Assemblea la Ministra per le riforme e i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, la quale ha descritto brevemente l'impegno del Governo italiano in tema di rappresentanza femminile soffermandosi in particolare sulle innovazioni introdotte dalla nuova legge elettorale che prevede un meccanismo teso a favorire e valorizzare la rappresentanza delle donne.
Sono molto orgoglioso che la Ministra abbia accettato il nostro invito, dimostrando la sensibilità del nostro Governo e della maggioranza parlamentare su questi temi e ribadendo l'importanza del nostro lavoro all'interno del Consiglio d'Europa.

Qui trovate l'intervento della Ministra Boschi.



L'intervento del Presidente federale dell'Austria

Questa sessione plenaria è stata l'occasione anche per un confronto con il Presidente austriaco Heinz Fischer, il quale nel suo intervento ha affrontato soprattutto i temi riguardanti i rapporti internazionali e il problema dei migranti e dei richiedenti asilo, parlando anche della decisione di ripristinare i controlli alla frontiera del Brennero.
Nel corso del dibattito come Gruppo socialista siamo intervenuti condannando con forza questa decisione ed affermando che il problema dei flussi migratori va risolto insieme, in un'ottica di cooperazione e solidarietà a livello europeo, non erigendo muri o arretrando in senso nazionalistico. Senza politiche condivise e finalizzate alla creazione di un sistema di asilo europeo e a meccanismi di mutuo riconoscimento la situazione non potrà che peggiorare.
E' l'Europa nel suo insieme a doversi fare carico di questo nuovo fenomeno, rilanciando i principi che ne sono alla base e sanciti nei Trattati. Dobbiamo rafforzare il Trattato di Schengen e superare il Regolamento di Dublino, non viceversa.