Anticipare di due settimane il congresso del Pd, fissato il 29 maggio. Lo propone Italo Gilmozzi, candidato alla segreteria, per avere un «partito di maggioranza relativa» della coalizione che sia «pienamente operativo» in mezzo alla crisi attuale in cui naviga il centrosinistra autonomista, guardando al 2018 o forse anche a una scadenza elettorale in una data più ravvicinata.
S. Voltolini, "Trentino", 18 aprile 2016
Tattica
Va detto che l’assessore di Trento, sostenuto da tutti i big «dem» avrebbe buon gioco a ridurre la campagna elettorale togliendo fiato a Elisabetta Bozzarelli, che si mostra piuttosto fredda sul suggerimento: «È la prima volta che lo sento. Un partito si rafforza attraverso un congresso pieno, in cui c’è il tempo di dibattere e far conoscere i progetti. Inoltre, gli organi in carica sono pienamente operativi».
La riunione
Domani Gilmozzi illustrerà la proposta ai colleghi del coordinamento del partito, che si riunisce in serata. «Riterrei opportuno che l’organismo possa valutare l’opportunità di anticipare la data del congresso, alla luce degli elementi oggettivi di queste ultime settimane». Gli scandali interni al Patt stanno mettendo a dura prova tutta la coalizione. Il presidente Ugo Rossi è apparso scosso per ultimo dall’apertura dell’inchiesta su Telemedika, azienda che vede la partecipazione indiretta del cognato Maurizio Bezzi. Nella settimana appena trascorsa ha disdetto gli impegni in agenda e si è preso del tempo per rifiatare.
Nuovi spazi
Gli alleati e anche gli stessi autonomisti si aspettano che domani in giunta riprenda in mano la situazione, come ha promesso l’interessato su facebook. Il quadro però apre praterie all’Upt-Cantiere, nel quale Lorenzo Dellai è tornato protagonista, e lo stesso Pd che con Alessandro Olivi, sostenitore di Gilmozzi, non ha mai smesso di ambire alla leadership. Ora per il 2018 sembra a portata di mano. Ecco forse la ragione dell’accelerazione chiesta dall’assessore comunale.
Bozzarelli e la sua area però non ci stanno e chiedono tempo per far conoscere il loro progetto. «È evidente che ci sia un momento di crisi, che interessa il sistema provinciale ma principalmente un partito, il Patt. Il congresso però è un momento importante per la vita di un partito, che coglie l’occasione per rafforzarsi».
La consigliera comunale di Trento, che è anche segretaria cittadina dei democratici, trova strana l’uscita dell’assessore. «Gli organismi di vertice non sono dimissionari e tra l’altro sono stati scelti dalla maggioranza del coordinamento, vicina a Gilmozzi. Non vorrei che si pensasse di ridurre il tempo a disposizione perché tanto ormai l’esito è già scritto. Invece, è importante che cittadini, circoli e territori conoscano il nostro progetto. Giusto avere tempo per discutere».
Gilmozzi: «Rischio crisi. Il Pd anticipi il congresso», C. Bert, "Trentino", 18 aprile 2016
Il rischio di una crisi di governo, sfiorata negli ultimi giorni con la minaccia di dimissioni da parte del governatore Ugo Rossi, e più in generale le tensioni dentro il centrosinistra autonomista, si abbattono anche sul congresso del Pd trentino fissato per domenica 29 maggio. Italo Gilmozzi, uno dei due candidati alla segreteria, propone di anticiparlo: «Alla luce delle oggettive difficoltà della coalizione e della necessità di affrontare un chiarimento politico al nostro interno, penso che sia utile e opportuno che il Pd non affronti questo passaggio delicato con organi dirigenti che siano nel pieno dei loro poteri. Lo dico con il massimo rispetto per il segretario in carica Sergio Barbacovi ma oggi non c'è un referente politico. Penso quindi che prima si chiude questa lunga fase congressuale (cominciata a gennaio con il teso congresso Upt che ha portato alla rottura tra Dellai e Mellarini e continuato con il congresso del Patt che ha avuto i pesanti strascichi dei casi Pedergnana e Baratter, ndr) e meglio è. Non penso che anticipare il congresso di un paio di settimane rappresenti un problema ».
Gilmozzi avanzerà la proposta nel coordinamento del partito di domani, ma incassa già il no dell'altra candidata alla segreteria Elisabetta Bozzarelli. «Il congresso per me non è una formalità come invece forse pensa Gilmozzi», ribatte la segretaria cittadina del Pd, «a Italo lo avevo già detto due settimane fa quando mi aveva proposto di anticipare la data. Il congresso non è solo il momento dove si eleggono gli organi dirigenti ma un'occasione di confronto da affrontare con serenità, e forse proprio per il momento che stiamo attraversando oggi ci serve proprio un di più di dialogo e di politica, ascoltando i territori e non solo chi è nelle istituzioni». «Il Pd - incalza Bozzarelli - ha tutti i suoi organi operativi, tra cui un segretario che è stato voluto fortemente proprio da chi in questo momento sostiene Gilmozzi. E in ogni caso - conclude - anticipare il congresso non lo decidiamo io e Gilmozzi al telefono, c'è un coordinamento del partito che ha scelto la data del 29 maggio anche per evitare sovrapposizioni con le elezioni comunali (che si terranno l'8 maggio con eventuali ballottaggi il 22, ndr)». La parola passa al coordinamento di domani anche se senza l'accordo tra i due sfidanti un cambio di data appare difficile.