Il nuovo Ddl depositato dal Gruppo consiliare del Pd del Trentino
Trento, 20 novembre 2009
Leggi anche: "Cda, il Pd chiede un giro di vite" , T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 21 novembre 2009
Il gruppo del Partito Democratico del Trentino, primi firmatari il capogruppo Luca Zeni e il Presidente del Consiglio Gianni Kessler, ha depositato un ddl avente ad oggetto i criteri di nomina negli enti strumentali e nelle agenzie della Provincia, nelle società controllate direttamente o indirettamente dalla Provincia e nelle fondazioni o associazioni in cui la Provincia riveste una posizione dominante o ha la qualità di socio fondatore, oltre che alle relative designazioni di competenza del Consiglio provinciale.
I principi ispiratori sono gli stessi della mozione n.2 approvata dal Consiglio Provinciale lo scorso 5 febbraio, rimasta inapplicata:
1. introduzione e applicazione di criteri generali di trasparenza nella selezione di soggetti rappresentativi delle istituzioni in enti, organismi o società a valenza provinciale;
2. definizione di modalità oggettive per la valutazione degli incarichi e la scelta dei soggetti idonei a ricoprire gli stessi;
3. acquisizione di criteri da rispettare nelle nomine, con lo scopo di evitare sacche di inefficienza o rendite di posizione, e di rispettare i principi di partecipazione, pubblicità, trasparenza, rinnovamento, meritocrazia, pari opportunità, efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa;
4. estensione generalizzata delle regole agli incarichi di presidente o di componente di organi di amministrazione negli enti pubblici funzionali, nelle agenzie e aziende della Provincia, nelle società a partecipazione provinciale, e simili, salvo il rispetto delle legislazione vigente di settore;
5. definizione di una procedura generale improntata soprattutto su regole e criteri di pubblicità e trasparenza, sia nella presentazione delle candidature che nella definizione dei requisiti professionali dei candidati, così come nella determinazione delle cause di esclusione e di incompatibilità per conflitto di interessi, limiti all'esercizio degli incarichi, applicazione del principio di pari opportunità, definizione di obblighi e doveri conseguenti all'incarico;
6. collocazione in ambito consiliare (soprattutto a livello di commissioni, ma non solo) di alcune delicati adempimenti di tipo organizzativo e applicativo della legge, in funzione di garanzia attuativa (sotto la regia e il controllo dell'organo rappresentativo assembleare) delle sue disposizioni.
Adottare questi criteri potrà favorire maggiore coinvolgimento delle tante competenze presenti in Trentino, e potrà consentire maggiore dinamicità in settori strategici per l'economia trentina.
Luca Zeni
Giovanni Kessler
Mattia Civico
Margherita Cogo
Bruno Dorigatti
Sara Ferrari
Michele Nardelli
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