A fine giornata gli alleati danno atto al Patt di aver offerto quel segnale chiesto da giorni sulla vicenda Baratter. Manica: «Do atto al Patt di aver compreso la necessità di dare un segnale sull’esterno, dimostra di aver compreso la gravità dell’atto di Baratter e dimostra senso di responsabilità nei confronti della coalizione e del suo presidente».
"Trentino", 12 aprile 2016
La presa di posizione dell’Upt arriva con un comunicato a firma del coordinamento provinciale: «In rispettosa attesa degli accertamenti da parte della Procura, fuori dalle strumentalizzazioni e con vicinanza umana nei confronti di un collega, la politica ha comunque il dovere di affrontare il caso Baratter. Al di là delle conseguenze penali che saranno da accertare, la vicenda in questione pone delicati interrogativi sul piano etico e dell’opportunità politica, poiché introduce elementi di scarsa trasparenza nel rapporto tra eletti ed elettori. Oggi invece c’è bisogno di comportamenti lineari, che contribuiscono a recuperare la fiducia nei confronti delle istituzioni, nel momento storico in cui proprio i cittadini pongono alla politica una richiesta di maggiore attenzione alla dimensione etica, di maggiore sobrietà, di capacità di gestione delle risorse in modo trasparente. La legittimazione della politica e dell’autonomia passano anche attraverso la capacità di affrontare assieme passaggi delicati come questo e adottare le opportune soluzioni».
Per il Pd parla il capogruppo provinciale Alessio Manica: «Do atto al Patt di aver compreso la necessità di dare un segnale sull’esterno, dimostra di aver compreso la gravità dell’atto di Baratter e dimostra senso di responsabilità nei confronti della coalizione e del suo presidente».
«Noi - rivendica Manica rispondendo al segretario del Patt Panizza - non abbiamo messo nessuno alla gogna, ma abbiamo chiesto che il Patt si facesse carico di una questione politica. Non sta in piedi continuare a sostenere che quello che è successo (il patto pre-elettorale tra Baratter e gli Schützen, ndr) è normale, per le mie coordinate etiche non lo è». E il capogruppo Upt Giampiero Passamani spiega così la necessità di dare subito un segnale: «L’altro giorno ero a Tenna per un saluto al gruppo anziani, la cosa che tutti mi hanno chiesto era dell’accordo di Baratter».