È un momento molto positivo per la filiera meccatronica in Valsugana. Dopo il Gruppo BLM, che a Levico Terme sta raddoppiando gli stabilimenti storici di Adige e Adige Sys, ora tocca a Fly dare il là ad un ulteriore piano di sviluppo sul sito produttivo di Grigno.
Ufficio Stampa Provincia, 6 aprile 2016
L’azienda, che opera nel settore delle lavorazioni meccaniche di componenti per l’industria energetica, aeronautica ed aerospaziale in leghe leggere di alluminio, leghe metalliche e superleghe, investirà 27 milioni di euro per l’ulteriore ampliamento dello stabilimento di Grigno, l’acquisto di nuovi macchinari e sofisticati impianti produttivi. Il fatturato, trainato in particolare dalla commessa con Rolls Royce per la produzione di parti del motore turbogetto dei nuovi Airbus A350, è in forte crescita, così come l’occupazione, che raddoppierà passando dai 100 dipendenti attuali ai 200 addetti entro il 2020. L’accordo, che prevede l’acquisto da parte di Trentino Sviluppo, per 7,5 milioni di euro, di un immobile che verrà dato a Fly in locazione, è stato siglato oggi presso la sede della Provincia autonoma di Trento dal vicepresidente Alessandro Olivi, dal presidente di Trentino Sviluppo Flavio Tosi, dal presidente di Fly Nadir Spezzapria, dal sindaco di Grigno Leopoldo Fogarotto e dai rappresentanti sindacali di Cgil e Cisl, Manuela Terragnolo e Luciano Remorini.
«Un intervento – ha sottolineato il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi - di grande valore dal punto di vista dell'impatto economico e sociale, e di grande prestigio, per il quale Fly ha ricevuto lusinghe sia da parte di altri territori italiani sia da paesi esteri. In Valsugana, a Grigno, sorgerà un polo di eccellenza internazionale nel settore delle produzioni aerospaziale, dimostrando così come la meccanica e la meccatronica italiana siano all'avanguardia a livello mondiale».
«Il Trentino ha saputo tenersi stretta questa azienda ma soprattutto rilanciarne il radicamento al territorio con politiche non di sola incentivazione finanziaria ma di contesto, valorizzando ad esempio il rapporto con il mondo della formazione e quello della ricerca. Da questo punto di vista ci sentiamo di aver vinto una partita con competitori più grandi di noi, dimostrandoci più flessibili, più rapidi, con una pubblica amministrazione che sa rispondere con tempestività e concretezza alle istanze di chi, quando decide di fare un investimento, ha bisogno di certezze».
Il Gruppo Forgital - oltre 300 milioni di euro di fatturato, più di 1.000 dipendenti - aveva scelto il Trentino, ed in particolare l’area industriale di Grigno, per avviare nel 2008 una nuova attività industriale, potendo contare da subito sul sostegno della Provincia di Trento che tramite Trentino Sviluppo aveva scelto di entrare nella compagine sociale di Fly Spa investendo in questa qualificata e nuova sfida industriale.
Da allora Fly è cresciuta in modo esponenziale, passando dai primi storici 18 addetti ad oltre 100 dipendenti, triplicando gli spazi occupati: dai 6.000 metri quadrati del primo insediamento agli attuali 17.500 metri quadrati, ai quali si aggiunge ora l’accordo per la realizzazione di un nuovo ampliamento per ulteriori 6.600 metri quadrati.
«In questi 5-6 anni abbiamo investito a Grigno oltre 75 milioni di euro – ha sottolineato Nadir Spezzapria, presidente di Fly – ed ora ne investiremo altri 27 milioni nella costruzione di quello che di fatto è un nuovo stabilimento adiacente all’attuale, per far fronte all’incremento di capacità produttiva che ci chiesto da Rolls Royce ma anche perché vorremmo diversificare nei prossimi anni prodotti e clienti. Dal 2016, ad esempio, Fly realizzerà in esclusiva per il consorzio ArianeSpace la finitura di alcuni dei pezzi più importanti del vettore spaziale europeo Ariane 5».
«Sei anni fa, quando abbiamo scelto assieme alla Provincia di Trento di accettare questa sfida, a Grigno c’era solo un prato. Oggi esiste una realtà industriale che chiuderà il 2016 con un fatturato di circa 100 milioni di euro, dopo aver fatturato nel 2015 poco più di 50 milioni, 25 milioni nel 2014 e meno di 8 milioni nel 2013. Una progressione notevole che è il frutto del grande lavoro svolto su questo territorio in questi anni, durante i quali abbiamo apprezzato la grande affinità culturale che ci lega al Trentino ed alla Valsugana in particolare».
L’intesa siglata oggi, mercoledì 6 aprile, ha ad oggetto lo “Sviluppo del distretto aeronautico ed aereospaziale in Trentino e l’ampliamento della capacità produttiva e nuovo progetto industriale di Fly a Grigno”. Un accordo che fa proprio, rilanciandolo, il piano di sviluppo di un’azienda particolarmente innovativa che in Valsugana costruisce turbine a gas per la generazione di energia, realizza parte dei motori turbofan degli aviogetti di linea e componenti per lanciatori spaziali.
Fly investirà infatti nello stabilimento di Grigno 27 milioni di euro nei prossimi quattro anni, per l’ampliamento dell’unità produttiva, l’acquisto di nuovi macchinari ed impianti produttivi, nonché per potenziare l’attività di ricerca e sviluppo. Cresceranno di conseguenze anche i livelli occupazionali, che passeranno dai circa 100 dipendenti attuali a 200 addetti nei prossimi quattro anni, con la seguente progressione temporale: 135 unità lavorative entro il 2016; 150 unità entro il 2017; 165 unità entro il 2018; 180 unità entro il 2019 e 200 unità entro il 31 dicembre 2020.
Si ricercano in particolare tecnici, saldatori specializzati, addetti alle lavorazioni meccaniche di alta precisione, all’assemblaggio e ai controlli qualità, nuovo personale per la selezione del quale l’azienda elaborerà un apposito progetto messo a punto in collaborazione con l’Agenzia del Lavoro della Provincia di Trento, anche tramite la rete dei servizi territoriali all’impiego, privilegiando l’assunzione di giovani e di lavoratori iscritti nelle liste territoriali di mobilità della Valsugana o comunque di lavoratori del territorio provinciale.
Da parte sua Trentino Sviluppo sosterrà l’investimento privato con uno stanziamento di 7,5 milioni di euro per l’acquisto di un immobile che sarà ceduto a Fly in locazione.
Notevoli le ricadute attese per l’indotto locale, sia per quanto riguarda diverse piccole e medie aziende di qualità, anche artigianali, che potranno lavorare quali fornitori, sia indirettamente per le attività di servizio connesse all’operatività industriale.
«Ci siamo già incontrati con le associazioni di categoria – ha anticipato Flavio Tosi, presidente di Trentino Sviluppo – con le quali nei prossimi mesi vogliamo lavorare assieme per costruire a Grigno, attorno a Fly, una sorta di distretto dell’aerospaziale, cosicché gli investimenti fatti da e con Fly possano portare il massimo beneficio possibile all’indotto dell’intera valle».
Nel merito Fly e Trentino Sviluppo collaboreranno per focalizzare e far crescere la filiera meccatronica, favorendo la nascita in Valsugana di un significativo indotto nei settori della meccanica, dell’elettronica, dell’impiantistica, della logistica ed in altri settori legati all’operatività di Fly, potendo contare anche sugli spazi produttivi di proprietà pubblica ancora disponibili nel condominio artigianale “ex Omga” di Grigno, dove si potrebbe veder la luce una sorta di polo produttivo meccatronico specializzato nel settore aeronautico.
Importanti, nel testo dell’accordo, anche i passaggi relativi al rafforzamento delle partnership per il Polo Meccatronica, che vedranno Fly e Trentino Sviluppo condividere una serie di strategie di carattere promozionale e di attrazione d’aziende rafforzando anche le iniziative di formazione del personale specializzato nel settore della meccanica e della meccatronica, con il coinvolgimento degli istituti superiori della formazione professionale, dell’Università degli Studi di Trento e delle istituzioni trentine della ricerca.