MANICA: «Non ci sono padrini». BORGONOVO: tirate fuori le carte

L'ex assessora provinciale Donata Borgonovo Re è grata ad Alessandro Olivi perché - dice - «almeno ci ha messo la faccia a differenza di altri che stanno lavorando sotto banco».  Manica: «I giovani amministratori  Hanno lanciato un percorso territoriale e trasversale, fresco, con zero padrini e zero retro pensieri. Per un Pd stanco è una straordinaria opportunità».
"L'Adige", 16 marzo 2016


«Mi auguro - sostiene la consigliera provinciale - che questa provocazione spinga tutti a venire allo scoperto e per questo proporrò al coordinamento provinciale di giovedì (domani per chi legge, Ndr.) di organizzare un'assemblea aperta prima del termine per la presentazione delle candidature per mettere le carte sul tavolo e discuterne tutti insieme. Ne abbiamo già parlato nella riunione del gruppo consiliare e mi sembrava di avere trovato condivisione».
Ma il gruppo resta diviso sulle candidature. Mentre infatti Borgonovo Re e Mattia Civico aprono all'ipotesi Olivi (il vicepresidente dovrebbe sciogliere la riserva entro pochi giorni), Bruno Dorigatti, il capogruppo Alessio Manica e l'assessore Luca Zeni sono nettamente contrari. Preferiscono guardare ai giovani amministratori del gruppo «Impact Hub», che fino ad ora si stanno muovendo avanzando alcune idee ma non nomi. Tra questi ci sono Elisabetta Bozzarelli, Luca Paolazzi, Giacomo Pasquazzo, Tommaso Iori, Paolo Bisesti, Gabriele Hamel. «Io - ribadisce Alessio Manica - guardo con interesse e speranza a quello che stanno facendo i giovani amministratori e aspetto di vedere qualche frammento di mozione. Hanno lanciato un percorso territoriale e trasversale, fresco, con zero padrini e zero retro pensieri. Per un Pd stanco è una straordinaria opportunità».