Il cantiere dovrebbe iniziare nella primavera 2017: il teatro di Riva del Garda, nel complesso congressuale in fascia lago, ha ottenuto tutte le approvazioni necessarie - 18 le realtà, commissioni e servizi, che dovevano dare il via libera - e in aprile si aprirà la gara l'appalto. L'opera è stata presentata l'altra sera nel corso della serata dedicata alla cultura a Riva, organizzata dal Pd. Presenti oltre al sindaco Adalberto Mosaner, gli assessori Alessio Zanoni e Renza Bollettin."L'Adige", 6 marzo 2016
«Lo considero un passo ormai fatto - ha detto il sindaco - e per quanto riguarda le polemiche sul teatro ad Arco o a Riva, mi sembra una telenovela. Ho sempre detto che si tratta di due oggetti diversi, con diverse dimensioni». Il progetto arcense dell'architetto Cecchetto, ora in fase di stallo a causa dei problemi della ditta costruttrice, doveva essere un auditorium ipogeo da circa 400 posti, mentre il teatro di Riva ne avrà 600. Il disegno dello studio milanese Piuarch («Uno studio di giovani professionisti, o meglio, erano giovani ai tempi che vinsero il bando, nel 2007») oltre al teatro e la sua torre scenica comprende il nuovo palazzo dei congressi.Per l'intera opera, comprensiva di parcheggi, si spenderà intorno ai 27 milioni di euro. Se tutto va bene, dopo circa un anno di gara, nella primavera del prossimo anno si aprirà il cantiere. Il teatro avrà una superficie di 570 metri quadri, 320 solo di palcoscenico, 250 per i camerini degli attori, 96 metri per la buca dell'orchestra e 500 metri quadrati di foyer, da spartire con l'adiacente parte congressuale (da 1200 posti). Una vetrata a sbalzo spettacolare, soprannominata «televisore», orientata verso il lago, sovrasterà l'ingresso. Un totale di 25.600 metri di superficie costruita, per un'altezza media di 15 metri. L'imponenza della torre scenica, alta 18 metri, ha suscitato perplessità. Soprattutto dopo che per gli esterni le commissioni hanno prescritto di passare dal caldo e discreto travertino al freddo e per niente mimetico biancone. Dice Mosaner: «Ho sentito parlare di ecomostro. Qui stiamo parlando di un teatro, una struttura fatta per durare nel tempo e che ha dimensioni classiche. La posizione, vicina al centro, ha senso perché nessun grande teatro è in periferia. La centralità dà significato all'edificio, che rispetta il piano di fascia lago di Cecchetto». Gli architetti di Piuarch hanno pensato alla struttura verticale della torre scenica come superficie per proiezioni cinematografiche: il tetto del teatro potrebbe ospitare ulteriori posti a sedere ed eventuali rassegne di cinema all'aperto. Alla voce costi di gestione, per il Comune, la previsione è di circa 70.000 euro all'anno, stima frutto di consulenze del Centro Santa Chiara di Trento, che invece per un giorno di apertura spende circa 2.800 euro.L'assessore Zanoni ha presentato i lavori che completeranno palazzo Lutti-Salvadori, con l'ampliamento degli spazi della biblioteca, la quale diventerà un vero «Giardino della cultura», visto che il primo piano, d ridosso di via Lipella, sorgerà un piccolo parco di 250 metri quadri. «I lavori sono stati assegnati. La ditta vincitrice però è sotto esame della commissione per ribasso anomalo. Contiamo di iniziare i lavori in estate, al massimo nella primavera prossima», ha detto Zanoni, che ha poi assicurato circa l'impatto del cantiere sul centro rivano. «I lavori dureranno circa due anni, ma si tratta più che altro di impiantistica, il disagio dovrebbe essere minimo». La serata del Pd aveva suscitato le polemiche dell'opposizione, che chiedeva un confronto sul tema in sede di consiglio comunale. Imperturbabile Mosaner: «Che li facciano anche gli altri. Ad esempio la Lega faccia qualche serata sui profughi, così si saprebbe come la pensano».
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